Ma vi rendete conto che vi state bevendo ogni possibile minchiata?! Cosa differenzia un grillino invasato da una di quelle signore che si sono messe in fila in questi giorni agli uffici postali per chiedere indietro i soldi dell'imu, come promesso dalla lettera elettorale di Berlusconi?
Che poi, sta gente proprio non ascolta: ieri guardavo la diretta dello Tsunami Tour su TgCom24, proprio mentre il comico attaccava il canale all-news di Mediaset; un'amica vicino a me era incantata dal leader 5 stelle, a prescindere da quello che dicesse, e lo applaudiva contro il direttore Giordano, che invece lo stava coerentemente e puntualmente smentendo.
Un'altra baggianata grillina? "Tre giorni fa, Obama ha dichiarato che porterà il wi-fi gratuito in tutta la nazione!".
Che non è vero, lo ha smentito lo stesso Presidente, spiegando che era "free" nel senso di "disponibile", non "gratuito", cioè ha intenzione di liberare e mettere all’asta delle frequenze che potranno essere usate (da società private) per comunicazioni wi-fi. Ma non importa, tutti ad urlare, acclamare, ripetere "arrendetevi" o "tsunami", così, at libidum.
Oppure "La crescita non dà posti di lavoro, li toglie. La Germania, negli ultimi vent'anni, ha raddoppiato la produzione di qualsiasi cosa. I posti di lavoro sono diminuiti del 15%".
Ed è Falso anche stavolta, perchè oltre alla produzione industriale, non proprio raddoppiata ma cresciuta del 20/25%, è cresciuta anche l'occupazione, dell'8,9% dal 92 al 2011, e la disoccupazione dal 6,6% al 5,5%. Se poi vogliamo dire che la crescita è stata accompagnata da un aumento della disparità sociale e dalla creazione di molti posti di lavoro precari e/o sottopagati, è vero, ma è un altro discorso.
O ancora "Bisogna tornare a fare il voto a 16 anni e entrare in Senato a 18 anni, come nei paesi normali: Austria e Francia".
E toppa ancora, perchè è vero che in Austria votano i sedicenni, ma servono 21 anni per entrare al Bundestrat (il Senato federale austriaco); in Francia invece si vota dai 18 anni, e ne servono ben 24 per accedere al Senato.
"Il Parlamento [...] le ultime leggi che hanno fatto, su 45, 44 sono stati decreti legge" ha detto anche.
Una totale corbelleria (a parte che il Parlamento non "fa" i decreti legge, al massimo fa le leggi "di conversione dei decreti legge", ndr); ad ogni modo, delle ultime 45, solo 6 sono leggi di conversione; considerando tutto il 2012, su 102 leggi licenziate dalle Camere, solo 29 erano relative ad atti di decreto del Governo.
"Abbiamo la più grossa disoccupazione d'Europa". Boooooom! Altra balla, perchè il tasso è dell'11,7%, e precede Bulgaria, Lituania, Lettonia, Irlanda, Cipro, Slovacchia, Portogallo, Spagna e Grecia. Così, tanto per.
C'è confusione anche sul numero di leggi: "La burocrazia ha sostituito la democrazia", dice, "abbiamo 300mila leggi" (e questo lo dice su La Cosa il 29 marzo, ma tempo prima aveva detto 150mila, una volta 350mila, così, a casaccio). Ma nessuno di questi numeri è corretto: dopo l'opera di semplificazione del Ministro Calderoli (DL n.112/2008, DL n. 200/2008 e DLgs n. 179/2009), si stima siano circa 10.000 le leggi attualmente in vigore, appena un trentesimo dello spropositato numero urlato da Grillo.
"Nessuno prima (si parla del governo Monti, ndr) aveva mai messo in discussione l'articolo 18 a difesa dei lavoratori". Ma come no, Beppe?!
Ti è già passato di mente l'articolo 8 dell'ultima finanziaria del Governo Berlusconi prima dell'era tecnica, che all'art.8 prevedeva la possibilità di stipulare contratti di lavoro aziendali o territoriali "anche in deroga alle disposizioni di legge" (articolo 18 incluso)? Non ricordi più lo sciopero generale del 16 aprile 2002 contro la legge delega in materia di lavoro (Ddl 848/2001) che lo voleva sostituire con l'indennizzo? O il referendum del 21 maggio 2000, promosso da PRI, Forza Italia e Radicali, per abolirlo del tutto? E prima di allora, era a firma del senatore Debenedetti (DS) la proposta di modificarlo, nel 1997.
Non c'è bisogno di andare tanto indietro nel tempo.
E sempre rimanendo su Monti, il neopolitico Grillo dimostra anche ignoranza costituzionale: "Se Monti vuole dare le dimissioni ha l'obbligo di recarsi di fronte al parlamento e porre la fiducia (e sa che la otterrebbe). Non può sfiduciarsi da solo. Ma chi si crede di essere?". Cioè è obbligato a rimanere a capo del Governo se nessuno lo sfiducia?!
Vedi, Beppe, una cosa è la sfiducia del Parlamento (regolata dall'art. 94 della Carta), un'altra sono le dimissioni, che un esecutivo può autonomamente rassegnare quando vuole.
"Napolitano non può sciogliere le Camere perché Monti tiene il broncio" aggiunge. Che non c'entra niente, perché non è scritto da nessuna parte che se un Governo si dimette, il Parlamento va sciolto.
"L'85% del debito non è in mano nostra [...] è in mano alle banche! Di cui la metà straniere: francesi, inglesi, tedesche". Sì certo, ed io sono la Regina Elisabetta: è poco più del 27% (cui si somma il 4% di Bankitalia) la parte di debito posseduto dagli istituti bancari. E di questa, solo il 12,3% è di provenienza straniera.
"Abbiamo una pressione fiscale del 70%" urla rabbioso. Un numero iperbolico totalmente distaccato dalla realtà: quella certificata dall'Istat è "solo" del 44%, e quella "effettiva" (o "legale", cioè scorporata dall'economia sommersa) viene stimata da Rete Imprese a circa il 55% (e riporto solo la stima più alta, Confcommercio dà un dato inferiore di oltre mezzo punto).
Poi c'è anche la storia di quei fantomatici "98 miliardi delle slot-machine", ridimensionati e non più esigibili, di cui parlo qui.
E il programma economico del Movimento, che sarebbe stato scritto nientemeno che dal premio Nobel Stiglitz? "Cos'è il Movimento 5 Stelle?", la sua risposta a chi gli chiedeva ragguagli (ne parlo qui).
Parliamo poi delle auto blu: "Abbiamo mille autisti per le auto blu, mille! Mille e ci costano (...) 850 milioni all'anno".
Non è vero, gli autisti non sono 1.000, ma 10.045! Al costo però "solo" di 452 milioni circa. Una cifra simile, cioè 805 milioni di euro, la ritroviamo come spesa complessiva per la manutenzione dell'intero parco macchine della PA, che conta 59.202 vetture, di cui solo 7mila "blu", mentre le altre sono "grigie", cioè senza autista.
Grillo ha capito che ormai basta urlare, e può dire quello che vuole al popolo rimbambito dei cinquestellini.
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Grillo di boiate ne dice parecchie ma il CSX e il CDX sono irraggiungibili.
RispondiEliminaSopratutto il CDX...
EliminaLa disinformazione è l'anima dei populisti, e Grillo non si discosta da quel profilo. La corretta informazione, rende le persone capaci di guardare criticamente la realtà, ed ad agire di conseguenza, ma tant'è è una cosa che alla politica proprio non piace e a Grillo men che meno, perchè solleticare la pancia della gente a forza di menzogne è la cosa che riesce meglio a chi nella realtà non vuol cambiare nulla.
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