Chi paga i debiti dei partiti? Ecco le regole da cambiare, altro che abolire il finanziamento pubblico!
La vicenda che vado a raccontarvi riguarda i Democratici di Sinistra, che si scopre avere un debito di 200 milioni di euro con le banche. Alla nascita del PD, il patrimonio, soprattutto immobiliare, dei DS, fu donato alle sezioni locali ed alle fondazioni, ed alle banche che chiedono ora il rientro dei soldi, il partito risponde che non li ha più.
La soluzione? Ancora una volta, pagheranno i contribuenti.
Sì perchè, c’è una legge, modificata dal Governo D’Alema nel 2000, che fornisce una garanzia statale per questo tipo di debiti; così, se le banche non riusciranno ad avere indietro gli immobili dei DS, a pagare sarà lo Stato, cioè Noi. Quell'anno, mentre i DS a guida Fassino ristrutturavano il debito del PCI, D'Alema giocava d'anticipo e preparava un paracadute.
Per ora, le banche creditrici stanno contestando le donazioni fatte dal partito prima del suo soglimento, come nel caso dei 58 immobili ceduti alla fondazione Ghitti, ed ottenendo il pignoramento di 30 milioni di rimborsi elettorali.
E questi sono quelli dell' "Italia Giusta", che faranno pagare a tutti i Cittadini 200 milioni di euro del Loro debiti, messi sul nostro conto con una legge ad personam.
Mi aspetto solo che adesso sia D'Alema a parlare di "Giustizia a Orologeria", a una settimana dal voto. Meglio se è ad orologeria, vista la memoria politica corta degli italiani.
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