giovedì 7 febbraio 2013

L'Aci Continua a Partorire

L'Aci, dopo le proposte per abbassare le polizze assicurative (qui), elabora un manifesto legislativo in 10 punti, che molte testate hanno riassunto con "Via il Codice della Strada" (che sarebbe solo il primo dei dieci punti), ma che in realtà contiene spunti di semplice buon senso. Alcune sono idee dal sapore favolistico come il programma del M5S, altre più pericolose sembrano strizzare l'occhio al mercato delle auto.

1) Il primo punto, come dicevo, propone la sopressione del Codice della Strada, ma solo in virtù di una riorganizzazione dei 245 articoli del testo, che richiamano poi un regolamento attuativo di altri 408 articoli e 19 appendici;
2) Si propone poi una patente per le auto a livelli, come quella delle moto, in base alla potenza: "Aci chiede un percorso propedeutico che assicuri la più idonea formazione nel tempo di un bagaglio di esperienza e responsabilità, con l’obbligo di un corso di guida sicura e di un esame pratico per guidare un’auto più potente";
3) Per il recupero dei punti, ad oggi mera formalità burocratica, Aci chiede chiede "l’obbligo di frequentare un corso di guida sicura per i conducenti responsabili di infrazioni gravi o di sinistri mortali, prevedendo un esame teorico e pratico alla fine del corso";
4) Riforma della tassa di possesso (ma qualcuno non aveva promesso di abolire il bollo?) e abolizione del superbollo. Si chiede il ricalcolo del bollo sulla base delle emissioni di CO2 per "favorire lo svecchiamento del parco auto" (occhiolino alle case produttrici, ndr);
5) Rimodulare le accise (un evergreen delle chiacchiere da bar);
6) Rforma dell'RC auto in base alle proposte indicate in precedenza (sempre qui);
7) Proventi delle multe destinate alla mobilità;
8) Più mezzi pubblici;
9) Più infomobilità contro il traffico, anche ad azione locale;
10) Una cabina di regia nazionale della mobilità (se ho ben capito l'ennesima commissione succhiasoldi)  che orienti in modo uniforme le scelte nazionali e locali sulla mobilità, indirizzando al meglio le risorse disponibili, in un'ottica di salvaguardia ambientale.

Per come la vedo io, d'accordissimo sulla 1, senza però scadere in una deregolamentazione, ovvia demagogia (nel senso che sarebbero anche giuste, ma se mancano i soldi si fa poca strada) la 5, la 7, la 8 e la 9; si salvano la 2 e la 3, su cui però bisognerebbe studiarne meglio attuazione e portata.

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