venerdì 23 dicembre 2011

Attenti, Voi

Mi devono spiegare, i vari Franceschini, Bersani, e ci metto anche la Bindi, ospite l'altra sera di Porta a Porta, che ambiscono ad essere i 'progressisti' dell'arco democratico, perchè si sperticano a dare il loro appoggio al Governo Monti ed al suo operato non così innovativo e rivoluzionario come c'era da aspettarsi (come dicevo qui).
Se quella manovra fosse arrivata dal precedente esecutivo, avrebbero alzato barricate, cavalcato proteste, iniziative di piazza, e quant'altro, ora invece a malapena una smorfia di sdegno.
L'idea, abbastanza diffusa, è che si voglia lasciare a questo governo di tecnici il lavoro sporco, per poi presentarsi vergini alle prossime elezioni.

Visto che siamo in periodo di minacce, ieri Berlusconi ha ammonito Monti di mettere troppe tasse, dimenticato la pressione fiscale salita ai massimi durante i suoi governi, è bene ricordare al Pd che se anche è vero che questi professori faranno il loro lavoro senza rendere conto a nessuno, voi Parlamentari invece ce l'avrete eccome la responsabilità di aver votato queste misure inique; vi ricordo anche che il popolo di 'sinistra', del quale ambite i voti, è molto più attento, e rancoroso, di quello di centrodestra. I vostri elettori 'tradizionalisti', ereditati dal poco glorioso percorso storico del'invece glorioso PCI, vi voterebbero a prescindere, ma le nuove generazioni di elettori non sono così propensi a firmarvi una cambiale in bianco.

Non è così errato parlare del governo Monti come di un blind-trust, come leggevo su Il Fatto Quotidiano, ossia di una cosa posticcia che ha l'intento di salvare i partiti dai loro stessi elettori, deresponsabilizzando il Parlamento davanti al popolo. Così facendo, però, anche la Democrazia e la Politica stessa perdono di significato.

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mercoledì 21 dicembre 2011

Non è un'Opzione

Euro Rossi lancia la sua iniziativa: presidente il comitato "Mi Chiamo Littoria", sta organizzando una raccolta di firme, che partirà a gennaio, e chiedere un referendum consultivo nella città di Latina per ritornare al vecchio nome, Littoria appunto.
Il vecchio nome, come si può intuire, gli venne dato dal regime fascista, che ne posò la prima pietra il 29 giugno 1932, dopo la bonifica delle paludi dell'Agro Pontino. Assunse poi quello odierno nel '45, alla definitiva caduta del regime.
Il comitato respinge le accuse di nostalgie nere "È una questione puramente storica" spiega "lontana da appartenenze e logiche politiche. Latina ha scontato la colpa di essere stata simbolo del regime. Ora vogliamo che siano i cittadini a scegliere quale nome dare alla città".
"Se sarà Latina o Littoria poco importa, quello che conta è che la scelta sia frutto di un processo democratico e non di una imposizione" conclude Euro Rossi.

Allora, scindiamo un attimo le cose, perchè se trovo più che legittima la motivazione addotta dal comitato, è anche importante non far passare l'idea che il fascismo sia stato un normale passaggio storico dell'Italia (come dicevo, ad esempio, qui, qui e qui).
Sono contrario alla riesumazione del vecchio nome, perchè rimanda ad un passato storico del paese che va, certamente, ricordato, ma solo perchè non si ripeta, e non deve essere legittimato, o, peggio, celebrato.
La scelta, parlo in generale, non mi riferisco a questo caso specifico, non deve essere tra il fascismo ed il resto, perchè la scelta del fascismo implica da sola l'annullamento di tutte le altre opzioni.


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martedì 20 dicembre 2011

Non Avrai altro Partito all'infuori di Me

Alcuni partiti politici hanno tra le regole interne il divieto di essere iscritti a più formazioni contemporaneamente, e vorrei aprire una riflessione sul perchè trovi sbagliata questa scelta. Mettiamo da parte ciance filosofiche come "è impossibile riassumere il pensiero di una comunità di individui in un unico modello" o politicismi come "è una compressione della libertà d'espressione personale", ma ragioniamo nel merito.
Banalmente, verrebbe da dire "se uno ha dei soldi da spendere, perchè gli deve essere vietato?" ma la questione non è solo economica (a parte che si può finanziare un partito anche dall'esterno, ndr), ma ben più profonda: se qualcuno SI RICONOSCE nel pensiero politico di più partiti, perchè gli deve essere vietato?
Non mi riferisco, chiaramente, al solo programma di un partito, perchè in ogni elenco di idee si può trovare qualcosa di buono, anche solo per demagogia, ma proprio al percorso ideale che muove una formazione. Ad esempio, il mio spirito politico potrebbe farmi riconoscere in diverse realtà, da quelle socialiste a quelle liberali progressiste, da quelle radicali a quelle liberiste più moderate, e perchè mi deve essere vietato essere iscritto contemporaneamente, ad esempio, alla Federazione della Sinistra, a Sinistra Ecologia e Libertà, al Partito Socialista Italiano, al Nuovo Partito d'Azione, al Partito Liberale Italiano, ai Radicali, ai LiberalDemocratici o all'Unione Democratica dei Consumatori?

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lunedì 19 dicembre 2011

A Morte il Referendum

Mentre il Governo prova (o almeno, DICE di provare, ndr) a salvare l'Italia dal baratro, il Parlamento continua a fare il gioco 'politico' sporco. Mi riferisco all'autoreferenzialità con cui si mira ancora una volta a svuotare di significato la democrazia, aumentando il potere della partitocrazia, nel disegno di legge da poco all'esame dell'ufficio Affari Costituzionali della Camera.
La proposta (per ora non vi dico chi l'ha firmata, vorrei vi faceste un'idea da soli sull'argomento, senza giudicare per colore politico), già ribattezzata ammazza-referendum, prevede che il compito di verificare l'autenticità delle firme raccolte per richiedere una consultazione non sia più affidato a consiglieri comunali e provinciali, ma solo ai Sindaci, o a funzionari da loro delegati. Un modo per non garantire una trasparenza super partes di dati fondamentali per il proseguio di eventuali proposte di referendum in Italia.
"Anche i bambini capiscono che in questo modo il potere dei partiti sulla possibilità di indire referendum si moltiplicherà. I quesiti che non piacciono né al Pd né al Pdl verranno semplicemente fucilati dai primi cittadini" tuona Antonio di Pietro dall'IDV.
"La proposta di legge (...) è una superporcata, che darebbe il colpo di grazia alla già agonizzante democrazia italiana consegnando il paese completamente in mano alla partitocrazia" attacca Grizzanti, dei Radicali.
Il ragionamento che ci sta dietro è sempre lo stesso, in nome di un vanamente sbandierato e sacro 'consenso popolare', si ampliano oltre misura i poteri dei partiti.

Ora chi vi siete fatti la vostra idea, vi dico gli autori: se vi aspettate di trovare come firmatari qualcuno come Berlusconi o Alfano, sbagliate. O forse neanche tanto, semplicemente v'illudevate fossero diversi: la proposta è un'iniziativa dei deputati Franceschini e Bressa, del Partito Democratico.


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Quelli che Puntano sui Giovani

Quelli del Popolo della Libertà puntano sui giovani. Maliziosamente mi viene da pensare si tratti di una precisa strategia elettorale, considerando il bacino under40 come quello più sensibile al carisma ed alle lusinge demagogiche del padre-padrone del partito.
Non voglio generalizzare, anche perchè io stesso faccio parte di questo bacino, così come gran parte dei miei amici e compagni avversi al berlusconismo; però credo che i giovani siano la categoria più attratta da mondo di paillettes, lustrini, luci colorate, tette e culi incarnato dal PdL.

E' l'ex-Ministro Tremonti, ospite di Lucia Annunziata, a lanciare la proposta: "In questo momento i giovani sono sottorappresentati. Io la settimana prossima presento una proposta di modifica della Costituzione: dare ai giovani fino ai 40 anni due schede, il doppio voto".

A parte la solita frase retorica, 'ma sono questi i problemi del Paese?!', per i quali è chiaro che non c'è alcun interesse, trovo questa uscita al limite del ridicolo e del grottesco, fuori da ogni canone costituzionale (e infatti la proposta è di modificare la Carta, ndr) e contro il buon senso. Abbiamo visto che però il buon senso in politica è morto da un pezzo, come ad esempio quando il Parlamento dichiarò che l'ex-Presidente del Consiglio credeva davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak (ne parlo qui).

Gli under40 sono cittadini al pari degli altri, e come tali devono essere trattati; l'essere giovani non è un valore da esaltare, come non lo è l'appartenere al sesso femminile (qui dicevo la mia sulle quote rosa) o ad un'altra qualsiasi minoranza. Ci vogliono attenzione e tutela, certo (qui dicevo la mia sulla legge contro l'omofobia, ad esempio), ma non si può creare una discriminazione 'al contrario', concedendo loro diritti in più, inutili, politicamente sbagliati e moralmente dannosi (far passare l'essere giovani come un valore, appunto).


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venerdì 16 dicembre 2011

Più Domiciliari per Tutti!

Dopo il decreto salva-Italia all'esame del Parlamento, arriva oggi un altro provvedimento licenziato dal Consiglio dei Ministri, il pacchetto svuota-carceri che porta la firma del Ministro della Giustizia Paola Severino.
Il corposo provvedimento, che contiene due decreti legge, un disegno di legge, un decreto del presidente della Repubblica e un decreto legislativo, cerca di risolvere il problema del sovraffollamento: i detenuti potranno scontare agli arresti domiciliari, gli ultimi 18 mesi di carcere; viene estesa, dai 12 precedenti, la norma approvata da Alfano. Si prevede l'uscita progressiva dal carcere di circa 3.300 detenuti.
Il Ministro tenta di dare soluzione anche ad un altro "fenomeno apparentemente banale ma molto numeroso, quello delle porte girevoli. Vi sono circa 21mila detenuti l’anno che entrano ed escono dal carcere nel giro di tre giorni" e spiega "Abbiamo pensato ad una soluzione nella quale il soggetto arrestato” per reati di “un’offensività limitata” venga portato direttamente dalla polizia giudiziaria in luoghi di custodia. Il magistrato, entro 48 ore, deciderà se “convalidare o meno l’arresto e decidere se restituire alla libertà la persona, mandarla ai domiciliari o al carcere senza passare per le inutili faticose e a volte mortificanti ritualità di un ingresso in carcere che al 90% dei casi si risolve in una uscita dopo tre giorni”. In questo caso, la stima di circa 21mila detenuti di passaggio in meno ogni anno negli istituti detentivi italiani.
Il Ministro Severino ha inoltre annunciato un aumento di circa 56 milioni di euro dello stanziamento per la Giustizia, che, ha detto "Testimonia l'attenzione del governo per i problemi dell'edilizia carceraria" e "io stessa darò conto di ogni euro dello stanziamento che ci è stato affidato". Resoconto che dovrebbe essere scontato, secondo me.

Quello del sovraffollamento carcerario è un problema delicato, e questa prima misura del Ministro della Giustizia, cioè una semplice estensione dei tempi per gli arresti domiciliari, mi sembra una soluzione un po' troppo banale e semplicistica. Poi certo, per fronteggiare un'emergenza non c'è il tempo di studiare un progetto di ampio respiro sulle pene alternative, sulle quali ho le mie, di idee 'alternative'.

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giovedì 15 dicembre 2011

Siamo Primi!

Il prestigioso settimanale The Newyorker ha stilato una classifica del Best/Worst Scandals of 2011 (Migliori/Peggiori Scandali del 2011), e davanti a Herman Cain, ex candidato alle primarie del partito repubblicano Usa accusato di molestie (7°), Dominique Strauss-Kahn, accusato di violenza sessuale da una cameriera di un albergo (5°), News of the World, che ha rivelato lo spionaggio illegale nascosto nell'impero di Murdoch (3°) e Anthony Weiner, un deputato americano che ha postato la foto del suo pene su Twitter ad una ragazza di 21 anni (2°), ebbene sì, ci siamo noi, con l'allora Presidente del Consiglio e lo scandalo del Bunga-Bunga!

Eh beh, queste sono soddisfazioni.

Comunque, lo dissi già in passato, il problema qui non è che Berlusconi vada a puttane, ma che lui continui a proclamarsi liberale e filocattolico, e che loro non possano lavorare legalmente, dal punto di vista dell'autodeterminazione personale e da quello fiscale. Poi è minorenne, e questo è grave, ma lo scandalo è tale solo in Italia.

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martedì 13 dicembre 2011

Eccone un Altro

Di tutti i provvedimenti contenuti nel decreto Salva-Italia (ne parlo qui), calcio d'inizio del nuovo esecutivo, l'unico che si avvicina lontanamente alla lotta all'evasione fiscale è quello relativo alla tracciabilità dei pagamenti sopra i 1000€. In pratica non sono ammessi pagamenti in contanti sotto questa soglia.
Ora, non so voi, ma io la vedo come una pesante costrizione per il cittadino, perchè scatta l'obbligo di avere un libretto bancario o postale, in barba alla libertà garantita dalla nostra Costituzione. Dello stesso avviso alcuni esponenti dell'IDV, che hanno già annunciato un ricorso alla Corte Costituzionale.
E si ripresenta un problema già visto: Berlusconi è uscito di scena, ma non per questo è risolto il problema del conflitto d'interessi; ce n'è uno nuovo al potere, quello appunto delle banche, perchè sono 8 su 17 i Ministri del Governo Monti legati agli istituti di credito. Non voglio perdermi in proclami deliranti contro le lobby bancarie, come i nuovi refrain dell'Onorevole Scilipoti, ma la questione esiste.
Che poi il problema non è neanche tanto questo, è che col conto sono sottoposto a tutta una serie di bolli, tasse e commissioni, quei balzelli che le banche impongono sui pagamenti fatti col bancomat. Nella manovra dovrebbero anche abbassarli, ok, ma non basta. E comunque resta per me-cittadino-cliente l'obbligo di avere un conto presso un'ente privato.
Prima di attuare questi propositi liberticidi, sarebbe stato meglio aprire ad una nuova stagione di liberalizzazioni bancarie. Una delle mie prime idee a questo proposito, all'alba della mia passione politica, era quella di rendere possibile i pagamenti anche tramite le sim-card dei telefoni cellulari, da utilizzare come vere e proprie carte prepagate. C'è comunque l'obbligo di possedere una carta sim, ma almeno c'è la libertà di scelta.
Per tracciare i pagamenti, credo basterebbe l'obbligo di fatturazione sopra i 1000€, magari snellendone un po' le procedure burocratiche.

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sabato 10 dicembre 2011

Ecco Chi Potrebbe Salvare l'Europa

Bruxelles ha lanciato un monito forte e chiaro: smettiamola di svendere in Asia le materie prime da riciclare. Portiamo in Cina, India e Indonesia sopratutto plastica, vetro, carta e, come spesso viene denunciato, materiali pericolosi e rifiuti elettronici.
In dieci anni (dal 1995 al 2005) le esportazioni di carta da macero sono passate da 1,2 a 7,8 milioni di tonnellate, da 0 a 4,5 milioni di tonnellate nella sola Cina. Le esportazioni di rifiuti di plastica sono aumentate da 0,2 a 1,6 milioni di tonnellate. Per quanto riguarda i metalli portiamo in Cina acciaio, rame, alluminio e nickel. Le esportazioni di rottami di ferro e acciaio sono aumentate fino a 8,1 milioni di tonnellate, e quelle di rame, alluminio e nickel dall’Unione Europea hanno raggiunto quasi 1,6 milioni di tonnellate nel 2005. E non solo, sempre più materiali sono esportati sotto forma di rifiuti elettronici, come telefoni e computer portatili.
Il rapporto dell'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA) 'Earning, jobs and innovation: the role of recycling in a green economy' analizza questo fenomeno, concludendo che l’industria del riciclo può davvero risollevare l’economia dell'Europa; i ricavi del riciclo stanno reggendo anche sotto la bufera della crisi.
In 4 anni (dal 2004 al 2008) il fatturato delle sette principali categorie di rifiuti riciclabili è quasi raddoppiata arrivando a oltre 60 miliardi di euro in tutta l’Unione europea. Particolarmente essenziali per l’UE, pioniere di nuove tecnologie, sono le forniture di metalli rari, ed il riciclo è una procedura preziosa per assicurarne la fornitura.

Per cui, sarebbe il caso di ripensare l'economia europa in senso profondamente più verde, non solo per ridurre il suo impatto sul'ambiente, ma anche, come questi dati dimostrano, per ridurre i costi delle importazioni delle materie prime (aumentate del 50% dal 2004 al 2009).

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giovedì 8 dicembre 2011

Voglia di Normalità

Qualche sera fa in tv è andata in onda un'altra Italia.
Non mi riferisco al Presidente Monti nel salotto di Vespa, ma alla finale del reality show culinario MasterChef. Televisivamente parlando, il programma viene giudicato da più parti un ottimo prodotto, come dinamiche di gioco, come casting, una qualità che sta facendo emergere Cielo tra i nuovi canali del digitale terrestre. Ma questo c'entra poco o niente.
MasterChef è stato il teatro di una prima, timida svolta sociale. Verso la normalità.
Il vincitore Spyros è gay, e lo rivela senza alcun problema; convive col suo compagno da 4 anni a Modena. Durante il reality, questa sua caratteristica viene giustamente ignorata, nella più completa, ripeto, normalità.

Questa non dovrebbe essere una notizia, ma lo diventa in un'Italia televisivamente occupata dalla ricerca dello scandalo, dove essere omosessuali o provare attrazione per una trans viene equiparato ad uno dei più torbidi segreti.
Questo è un passo avanti per la società, non che il Grande Fratello perde ascolti (ne parlo qui).

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mercoledì 7 dicembre 2011

Essere Cristiani Significa Questo?!

Se vi dicessi che il cantante George Micheal è ricoverato per una grave polmonite, cosa direste? Credo che, come me, gli fareste gli auguri per una pronta guarigione. Ma non tutti reagiscono così: il gruppo Christians For A Moral America si augura (e addirittura prega per) la sua morte.
L'Huffington Post dà notizia di come gli adepti del gruppo cattolico si scambino in rete messaggi crudeli contro l'ex-leader degli Wham. La principale colpa che gli viene imputata è l'aver contribuito al far accettare dalla società la possibilità che possano esistere orientamenti sessuali diversi. Con questa, poi, anche il peggiore dei crimini, l'essere gay. Inoltre attribuiscono all'omosessualità l'origine di tutta una serie di malattie, addirittura la polmonite!

Ora, io rispetto ogni modo di pensare, chi mi segue lo sa bene, ma questi, cioè i Cristiano-Cattolici, non sono quelli che si riempiono la bocca di Amore Universale, Amore per tutti gli Esseri Viventi e quant'altro? Boh, questa è ipocrisia bella e buona. E non solo cristiani, sia chiaro, anche la Jihad musulmana ne è un esempio (parlando di grandi confessioni mondiali, però, è giusto far notare come nella storia del Buddismo non esistano 'missioni di conversione' o 'guerre di religione', ndr). Fu il Papa a dire che è l'assenza di Dio (ossia l'ateismo) a portare alla violenza ed alla crudeltà umana, ma mi pare di vedere che è invece la religione stessa la causa di tanti comportamenti sadici e inumani (ne parlo qui);
La Religione non è (solo) "l'oppio dei popoli", come diceva Marx, è anche l'elsa della spada, l'impugnatura del mitra, la miccia della bomba, il pretesto per odiare e distruggere il nemico.

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martedì 6 dicembre 2011

Ma Perchè Non..?

La prima manovra del Governo Monti lascia piuttosto basiti, perchè di così innovativo ed "impressionante" ha davvero poco (ne parlo qui): poteva farla chiunque, con la differenza che se fosse stata studiata, ad esempio, dall'exministro Tremonti, sarebbero piovute critiche da ogni dove, così, invece, è stata accolta quasi entusiasticamente dai rappresentanti del Terzo Polo, un po' più tiepidamente dal PdL e dal PD. Unici contrari, IDV e Lega.
Cos'altro si poteva fare?
Ridurre le spese militari, ad esempio, cancellando anche l'acquisto dei 131 cacciabombardieri in arrivo (18 miliardi ci costano, circa 6 volte quello che risparmiamo con la macelleria sulle pensioni, ndr);
Tagliare i benefits dei parlamentari: posso capire le spese di viaggio, almeno quelli di lavoro, ma perchè un deputato deve andare allo stadio gratis?
Introdurre l'ici (anzi IMU) sugli esercizi della Chiesa;
Eliminare i finanziamenti ai partiti;
E se proprio vogliamo agire sulle pensioni, stabiliamo un tetto massimo per i vitalizi previdenziali, che so, 5000€ mensili.

Come fa notare Leonardo, però, non bisogna dimenticare che il Parlamento è ancora quello uscito dalle elezioni del 2008. Non credo che questo sia un limite insuperabile, perchè se le Camere sono disposte a votare quel guazzabuglio improvvisato, potrebbero anche approvare qualche misura un po' più puntuale, e nel farlo forse perderebbero anche meno consenso.

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lunedì 5 dicembre 2011

Che Impressione!

Sono finalmente arrivate le prime (perchè si pronostica una nuova lenzuolata a gennaio, ndr) "impressionanti" riforme del Governo Monti. Il primo giudizio è che non serviva certo quest'armata di professori e super-tecnici per partorire una cosa simile.

Cominciamo dalle pensioni, capitolo che mi vede totalmente contrario alle misure proposte ed elencate dal Ministro del Welfare Fornero: sfondato il muro dei 40 anni obbligatori di contribuzione per accedere ai vitalizi previdenziali, con 42 anni per gli uomini e 41 per le donne, almeno fino al 2018, quando saranno parificate le modalità di trattamento; cambia anche il requisito anagrafico, portato a 62 e 66 anni (rimane comunque l'allineamento delle due soglie ai 67 anni nel 2026, ultimo regalino di Berlusconi prima di dimettersi, ndr).
In un primo momento era circolata l'ipotesi di un aumento di 2 o 3 punti delle aliquote irpef più alte, cosa che a me sembrava andasse nella giusta direzione, cioè far pagare chi ha di più; però poi, nella conferenza stampa di presentazione, il Presidente del Consiglio ha assicurato che l'irpef non sarà toccata.
Sfuma anche l'idea di una tassa patrimoniale, sostituita però da alcuni piccoli balzelli sul lusso, su auto di grossa cilindrata, su barche e su aerei privati. Imposte, queste, su cui sono generalmente d'accordo. Arriva l'imu, il nuovo travestimento dell'ici, frettolosamente abolita dal governo precedente (più che altro a fini di propaganda, ndr).
Riguardo ai famigerati 'costi della politica', spariscono le giunte provinciali, ossia quello stuolo di (inutili?) assessori e responsabili di provincia.
Aumenterà poi l'iva nel secondo trimestre del 2012. Questa era veramente impensabile, servivano dei bocconiani per studiarla: aumenteranno quindi l'inflazione ed il prelievo indistinto sulle varie fasce di reddito, cassando ancora una volta il proposito di far pagare di più chi effettivamente ha di più.

Capitolo Crescita, e qui si trova effettivamente qualcosa di buono: una boccata d'ossigeno per le imprese arriva dalla completà deducibilità dell'IRAP ai fini di IRES ed IRPEF (poi non vorrei che questo fosse un prodromo per i tagli alla sanità, settore che beneficia del gettito IRAP, ndr). Per i soggetti passivi dell'IRES, inoltre, è prevista la riduzione dell'onere tributario connesso alla remunerazione ordinaria del capitale proprio reinvestito.
In manovra anche alcuni interventi per il rafforzamento dei poteri dell'Antitrust e la deregolamentazione di professioni, farmacie, carburanti, negozi. Scatta la liberalizzazione degli orari di apertura, non più vincolata alla presenza degli esercizi nelle località turistiche o città d'arte (ne parlavo qui).
In linea con la disciplina Europea, si stabilisce che "costituisce principio generale dell'ordinamento nazionale la libertà di apertura di nuovi esercizi commerciali sul territorio senza contingenti, limiti territoriali o altri vincoli di qualsiasi altra natura".
I gestori delle pompe di benzina potranno liberamente rifornirsi da qualunque produttore o rivenditore; dal 2012, poi, cadranno le eventuali clausole contrattuali che prevedono forme di esclusiva nell'approvvigionamento per la parte eccedente il 50% della fornitura complessivamente pattuita e comunque per la parte eccedente il 50% di quanto erogato nel precedente anno dal singolo punto vendita.
Sembrano particolarmente coraggiose le misure predisposte dal ministero dello Sviluppo economico Corrado Passera in tema di farmacie: via libera alla vendita dei farmaci di fascia C con ricetta anche nelle parafarmacie e nei corner della grande distribuzione organizzata; approvata anche una norma fortemente voluta dall'Antitrust durante la presidenza di Antonio Catricalà, attuale sottosegretario alla presidenza del Consiglio: le condizioni contrattuali e le prassi commerciali adottate dalle imprese di produzione o di distribuzione dei farmaci che discriminano farmacie e parafarmacie, diventano 'casi di pratica commerciale sleale'.
Arrivano anche le misure che danno attuazione al pacchetto banche definito dai Capi di stato e di governo nel Consiglio europeo del 26 ottobre scorso per irrobustire le aziende di credito di fronte alla crisi finanziaria in corso. Sotto la voce "Misure per la stabilità del sistema creditizio", il ministero dell'Economia viene autorizzato, fino al 30 giugno 2012, a concedere la garanzia dello stato sulle passività delle banche italiane, con scadenza da tre mesi fino a 5 anni.

Trovo sleale l'imposta dell'1,5% sui capitali scudati con il tristemente famoso provvedimento del Governo Berlusconi dello Scudo Fiscale, rientrati dall'estero (dove si trovavano illegittimamente, ndr) con la ridicola tassazione del 5%. Sia chiaro, ero già contrario allo scudo fiscale con le modalità di allora, ma a frittata fatta, venire ora a chiedere l'imposizione di altri balzelli su capitali già tassati (seppur vergognosamente, ripeto) mi pare come un'inadempienza contrattuale, come se un muratore, dopo mesi dal lavoro fatto e pagato, venisse ora a chiedermi altri soldi.

Come al solito, poi, aumenta l'accisa sulla benzina.

Una manovra lacrime e sangue che colpisce però sempre i soliti noti, ma con nessuna misura contro l'evasione fiscale, apre qualche spiraglio di liberalizzazione del mercato, ma che si preannuncia come l'ennesima stangata su lavoratori dipendenti e pensionati. Aspetto poi di vedere quelle in tema di lavoro, precariato e contratti.
Volevo farmi un'idea prima di esprimere giudizi sul Governo Monti; beh, per ora sono all'opposizione.

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