lunedì 19 dicembre 2011

Quelli che Puntano sui Giovani

Quelli del Popolo della Libertà puntano sui giovani. Maliziosamente mi viene da pensare si tratti di una precisa strategia elettorale, considerando il bacino under40 come quello più sensibile al carisma ed alle lusinge demagogiche del padre-padrone del partito.
Non voglio generalizzare, anche perchè io stesso faccio parte di questo bacino, così come gran parte dei miei amici e compagni avversi al berlusconismo; però credo che i giovani siano la categoria più attratta da mondo di paillettes, lustrini, luci colorate, tette e culi incarnato dal PdL.

E' l'ex-Ministro Tremonti, ospite di Lucia Annunziata, a lanciare la proposta: "In questo momento i giovani sono sottorappresentati. Io la settimana prossima presento una proposta di modifica della Costituzione: dare ai giovani fino ai 40 anni due schede, il doppio voto".

A parte la solita frase retorica, 'ma sono questi i problemi del Paese?!', per i quali è chiaro che non c'è alcun interesse, trovo questa uscita al limite del ridicolo e del grottesco, fuori da ogni canone costituzionale (e infatti la proposta è di modificare la Carta, ndr) e contro il buon senso. Abbiamo visto che però il buon senso in politica è morto da un pezzo, come ad esempio quando il Parlamento dichiarò che l'ex-Presidente del Consiglio credeva davvero che Ruby fosse la nipote di Mubarak (ne parlo qui).

Gli under40 sono cittadini al pari degli altri, e come tali devono essere trattati; l'essere giovani non è un valore da esaltare, come non lo è l'appartenere al sesso femminile (qui dicevo la mia sulle quote rosa) o ad un'altra qualsiasi minoranza. Ci vogliono attenzione e tutela, certo (qui dicevo la mia sulla legge contro l'omofobia, ad esempio), ma non si può creare una discriminazione 'al contrario', concedendo loro diritti in più, inutili, politicamente sbagliati e moralmente dannosi (far passare l'essere giovani come un valore, appunto).


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