E' stato approvato dalla Commissione Giustizia (credo all'unanimità) il provvedimento che prevede l'estensione della legge Reale-Mancino (che punisce le discriminazioni basate sull'origine etnica, sulla nazionalità e sul credo religioso) anche all'orientamento sessuale e all'identità di di genere. La prima tappa che porterà finalmente anche l'Italia a dotarsi di una legislazione contro omofobia e transfobia.
Ma è meglio aspettare a brindare, c'è ancora una settimana per presentare emendamenti, potrebbe ancora essere annacquato o stravolto (come avvenuto nel 2009 per la proposta dell'Onorevole Concia, silurata da una pregiudiziale di costituzionalità dell'UDC, o per il ddl Carfagna, che neanche passò il vaglio della Commissione).
Il testo è frutto di una mediazione tra le proposte PD e PdL.
"Come Partito democratico chiedevamo giustamente la modifica della legge Mancino per stabilire finalmente il principio educativo secondo il quale istigare e propagandare l'omofobia e la transfobia è sbagliato e costituisce reato" spiega l'Onorevole Scalfarotto.
La proposta del PdL invece voleva inserire l'omofobia come aggravante nei reati contro la persona, ed aumentare la pena a coloro che per esempio picchiano o uccidono una persona omosessuale "in quanto omosessuale".
Un'ipotesi che però, espressa così, non piaceva a molte associazioni LGBT. E neanche a me, a dire il vero.
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