Certo che, in questo modo, è anche difficile orientarsi tra le notizie.
Cioè, prima si dice che il Movimento5Stelle non ha voluto rinunciare ai suoi 400 emendamenti al Decreto del Fare, motivo per cui il Governo ha infine deciso di porre la Fiducia in aula, poi si dice che questa mole era stata ridotta a otto-nove punti.
Spiegano dal Gruppo cosa volevano inserire "Estendere la riduzione del Cip 6 anche agli inceneritori, togliere la scandalosa deregulation sulle sagome degli edifici demoliti e ricostruiti, favorire il pagamento degli stagisti del ministero della Giustizia, aprire un fondo di sostegno alle Pmi in cui poter versare le eccedenze degli stipendi dei parlamentari (questa è demagogia purissima, ndr), rendere più aperta e democratica la gestione della Cassa depositi e prestiti, rivedere la Tobin Tax per colpire il day trading, ricalibrare l’Iva sui servizi portuali, vincolare infine gli incentivi per i nuovi macchinari al mantenimento dei livelli occupazionali e delle strutture produttive sul territorio nazionale".
Se davvero i punti rimasti erano solo questi (che condivido quasi del tutto), non capisco la scelta dell'esecutivo, ma se, come riportano la maggior parte dei canali si trattasse di "ostruzionismo" da 400 emendamenti, non vedo molte altre possibilità per licenziare il provvedimento in tempo.
Poi ha ragione l'Onorevole Lombardi quando accusa tutti di non voler far lavorare il Parlamento, ma il tempo è quello che è, ed anche i 5Stelle dovranno coordinarsi con gli altri.
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