Certo che il PD ha un tempismo magnifico!
Arriva il ddl Zanda-Lucchetti che cancellerebbe il principio di "incandidabilità" con quello di "incompatibilità" nella gestione dei conflitti d'interesse. Il parlamentare coinvolto, avrebbe un anno di tempo per scegliere tra la carica politica, liberandosi della sua partecipazione azionaria nella società che detiene, e quella professionale.
In rete si è scatenato, ovviamente, il putiferio, perché la norma avrebbe effetto anche sull'attuale Parlamento, e ne potrebbe usufruire anche il Senatore Berlusconi.
Allora, lasciatemi dire che, oggettivamente, la legge appare di buon senso:
- si affronta l'annoso problema del conflitto d'interessi (questione che non colpisce mica solo Berlusconi, ci sono banchieri, avvocati, e notai sui seggi che difendono i loro orticelli);
- si tutela l'autodeterminazione del soggetto coinvolto, che è libero di scegliere quale percorso seguire;
- inoltre, la vendita delle quote detenute è un passo avanti rispetto al blind trust americano, dato che in quel caso il soggetto mantiene la proprietà della società che confligge con la carica.
Però, ripeto, è il tempismo con cui arriva questa legge, ad essere sbagliato. Credo inoltre che un anno sia un arco di tempo troppo dilatato per scegliere.
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