Ieri è stata votata in Senato l'istituzione della nuova bicamerale, il Comitato dei 20 deputati più 20 senatori che dovrà redigere le nuove riforme della Costituzione. Sappiate che questa è la QUARTA volta nella storia della Repubblica che si istituisce una bicamerale, ed ogni volta si è finiti con un buco nell'acqua.
La prima, attiva dal 1983 all'85, fu la Commissione Bozzi, costituita da 41 parlamentari (20 deputati, 20 senatori e presieduta dall'Onorevole Bozzi). Cosa consigliò questa bicamerale?
- la differenziazione del bicameralismo con il principio del silenzio-assenso, per cui le leggi approvate da una Camera possono essere richiamate dall'altra entro un determinato lasso di tempo, altrimenti si danno per approvate definitivamente (devo dire che lo trovo interessante come meccanismo);
- l’abolizione del semestre bianco, per cui il Presidente della Repubblica può sciogliere le Camere anche negli ultimi sei mesi del suo mandato; (mi sembra troppo procedurale come cosa; e poi, a che pro?)
- fiducia solo per il Presidente del Consiglio come nel cancellierato tedesco (idem come sopra, però è la procedura di sfiducia e revoca dei Ministri quella più importante);
- attuazione dell’articolo 39 sull'organizzazione sindacale e partitica (nell'85 lo dicevano, no? Beh, sappiate che da allora non è cambiato molto).
La seconda fu la Commissione De Mita - Iotti, dal 1992 al 1994, costituita da 60 parlamentari (30 + 30). Tra i suggerimenti ricordiamo:
- il rafforzamento del ruolo del Presidente del Consiglio dei Ministri, con l’introduzione della figura del Primo Ministro con poteri simili a quelli del Cancelliere tedesco, eletto dalle Camere in seduta comune a maggioranza assoluta. Se entro un mese dalle elezioni le Camere non scelgono il Presidente del Consiglio, allora vi provvede il Presidente della Repubblica, altrimenti il Parlamento viene sciolto;
- attribuzione al Presidente della Repubblica del potere di nomina e di revoca dei ministri;
- introduzione della sfiducia costruttiva (cioè puoi votare contro solo se hai già un'alternativa da proporre? Uhm... no, secondo me rischia di compromettere la libertà di voto dei parlamentari);
- riduzione del numero dei Ministri (che mi pareva fosse già stata fatta dal Governo Prodi nel 2006 una cosa del genere, con al massimo 13 elementi, ma poi ogni tanto ne vengono eletti di nuovi, per cui boh..);
- limitazioni dell’adozione di decreti legge da parte del Governo che diventano inemendabili (forse "limitazioni", espressa così, è un po' troppo opinabile, e non mi piace la "fiducia preventiva" ai dl, ma lo scopo è nobile);
- abbreviazione a quattro anni della durata della legislatura (sono talmente poche le legislature che arrivano alla fine, per fare una battuta cattiva).
La terza fu la Commissione D'Alema, operativa nel '97 - '98; stavolta sono 70, i parlamentari che ne fanno parte (35 + 35). Cosa proposero?
- governo semipresidenziale (ah ecco, poi lo propone Berlusconi e non va più bene. Una vaccata resta una vaccata, a prescindere);
- rafforzamento dei poteri del governo rispetto al Parlamento (già adesso siamo quasi al Parlamento come mero notaio degli atti dell'Esecutivo, cosa c'è da rafforzare?);
- differenziazione tra: leggi bicamerali paritarie (per le quali le Camere hanno uguale peso); non paritarie (se c’è contrasto tra le Camere spetta a quella dei deputati deliberare in via definitiva); monocamerali (addirittura?!);
- aumento del numero dei membri laici del Consiglio Superiore della Magistratura (un CSM ancora più politico, quindi, così da poter interferire meglio nell'attività della Magistratura? C'era qualcun altro che chiedeva qualcosa di simile... ripeto, una vaccata resta una vaccata, a prescindere);
- per giudici e pubblici ministeri, pur non giungendo a una vera e propria separazione delle carriere, viene impedita la sovrapposizione nelle funzioni (e potrebbe avere un senso...);
- aumento dei membri della Corte Costituzionale da 15 a 20, con 5 membri nominati da rappresentati degli enti locali (la domanda a cui rispondere è "lavora meglio così?);
- possibilità per tutti i cittadini di rivolgersi alla Consulta (si rischia però di intasare il lavoro della Corte.. e chi decide poi le priorità?).
Il punto è: cosa dovrebbe farci credere che stavolta sarà diverso?
(Grazie a PolisBlog per questi dati)
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