"Non è uno svuota-carceri, ma una nuova filosofia dell’espiazione della pena" ci tiene subito a spiegare il Ministro della Giustizia Cancellieri, a proposito del Decreto Carceri licenziato dal Consiglio dei Ministri.
Nel testo, infatti, si leggono norme volte ad ampliare l'uso delle pene alternative al carcere, di pubblica utilità, degli arresti domiciliari, ed impedisce l’ingresso in carcere alle persone condannate a pene minori.
Il settimanale Panorama sottolinea la modesta entità del provvedimento, che però secondo me traghetta il Paese nella giusta direzione, quello della pena attiva, che non preclude la dignità e la possibilità di reinserimento dei detenuti. Poi si potrebbe anche parlare di decarcerizzare (ossia non prevedere la reclusione) reati come l'uso di stupefacenti o l'immigrazione clandestina, ma da una maggioranza così multiforme non ci si può aspettare molto.
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