Una delle cose che mi dispiace di più dell'esito di queste elezioni, è l'assenza nel nuovo Parlamento della rappresentanza radicale. Una forza onesta e coerente con le proprie battaglie di libertà e trasparenza.
Prima che qualcuno dica che "hanno salvato Berlusconi nell'ottobre del 2011", ricordo che NON E' VERO, e v'invito a rileggere quello che scrissi in proposito (qui).
I Radicali sono stati i precursori dell'adagio che oggi è del Movimento 5 Stelle "voteremo le idee coerenti con il nostro programma", come quando si espressero a favore della responsabilità civile dei Magistrati sventolata da Berlusconi (è DA SEMPRE nel programma dei Radicali, e peraltro sancito dalla volontà popolare in uno dei referendum del 1987).
A proposito dei grillini, i Radicali sono quelli che per primi hanno invocato la trasparenza delle istituzioni, e che hanno ideato l'Apen prima ancora del 'Politometro' (ne parlavo qui).
Hanno fatto i loro errori, certo, anche loro s'illusero nel '94 che Forza Italia potesse rappresentare un'alfiere di libertà, l'hanno riconosciuto e ammesso. Hanno votato contro la carcerazione preventiva di Cosentino, è vero, ma lo fecero dopo essersi studiati le carte ed averla ritenuta non necessaria, non agirono ideologicamente per spirito di tifoseria.
Probabilmnente (e giustamente) sono stati penalizzati dalle scelte strategiche di Pannella (l'apprentamento con la lista di Storace nel Lazio), una decisione che anch'io deploro (avrei preferito una lista autonoma, vista l'impossibilità ad allearsi e la faccia tosta dimostrata dal PD - ne parlavo qui).
Credo però che gli farà bene un giro in panchina, per aprire una riflessione al proprio interno, e tornare ad essere quella forza fiera, sincera e coraggiosa della storia politica italiana.
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