mercoledì 13 marzo 2013

La Bufala col Culo della Tommasi

Finalmente ho trovato qualche delucidazione sul - ta ta tam - Signoraggio. Una delle più grandi mistificazioni, tesi complottistiche e BUFALE della storia.
Capita che qualche populista rispolveri queste teorie per attrarre consensi, come faceva in passato Grillo, ma ora che ha delle responsabilità politiche non tocca più l'argomento. L'ultimo ad aver ceduto alla tentazione di stuzzicare la pancia dei cittadini parlando di questo oscuro gombloddo è Francesco Storace (oppure ricordate Scilipoti con Marra e la bocconiana Tommasi che dava il culo al bancomat?).
il leader de La Destra ce lo spiega così "Una volta era lo Stato a decidere il valore della moneta. Stampava una banconota, scriveva sopra questa moneta vale 100 mila lire […] in realtà la pagava 3 centesimi di oggi, […]. La differenza tra il costo allo Stato di quella banconota e il valore di quella banconota si chiama signoraggio. Era il signoraggio di Stato, ma ci può stare, perché lo Stato attraverso quella differenza che intascava comprava beni e servizi che metteva a disposizione dei cittadini. Adesso questo lavoro lo incassa in signoraggio la Banca Centrale Europea, che non ci vende beni e servizi. Ci vende soldi e noi ci indebitiamo. Questo è il signoraggio".

Sì, il signoraggio è quella roba lì, ma non funziona esattamente in quel modo: gli utili del Signoraggio non sono intascati dalle banche private che detengono le quote delle banche nazionali che compongono la BCE, ma come dice proprio lo Statuto della Banca Centrale Europea (articolo 33 dello Statuto), l'utile - scorporato di un'eventuale quota di riserva - va agli istituti statali, dove, al netto delle spese, finisce in larga parte nelle casse del Tesoro.
Nel 2011, ad esempio, sono 728 milioni di euro l'utile della BCE, che sono stati equmente distribuiti alle banche nazionali. La Banca d'Italia (col 17,9% della sua quota), ha pagato il 50% di imposte, che sono quindi tornati allo Stato.
"E' proprio quello il nodo" ghigna il complottista "perchè la Banca d'Italia è PRIVATA!!!!".
Vediamo di caprci, perchè è vero che si tratta di una S.p.A., ma è una S.p.A. di diritto pubblico, e non esistono gli azionisti, ma i partecipanti, che possono vendere quote solo su proposta del Direttorio e col consenso del Consiglio Superiore. Il Governatore che guida quest'ultimo, viene nominato dal Presidente della Repubblica, e non dall'Assemblea dei partecipanti.
I partecipanti non hanno alcun potere nell'amministrazione dell'ente, e a loro "sono distribuiti dividendi per un importo fino al 6% del capitale" (art. 36) più, eventualmente, "un ulteriore importo non superiore al 4% del capitale".
Sempre nel 2011, l'ammontare di questa redistribuzione è stato quasi ridicolo: 15.600 € su un totale di 1.100.000.000 € di utili.

Infine, è falso dire che lo Stato si indebita per ottenere moneta.
Quando spende più di quanto non riesca a guadagnare in tasse ricorre al debito, organizzando aste pubbliche per emettere titoli (BOT, CCT, CTZ).
Il debito pubblico non è legato alla produzione di moneta, stiano tranquilli i vari signoraggisti: l'emissione di moneta non avviene MAI come contropartita all'emissione di titoli di Stato. Lo proibisce l'articolo 104 del Trattato dell'Unione Europea, la BCE opera unicamente sul mercato secondario, ovvero comprando titoli già in possesso di altri istituti (banche, fondi pensione, assicurazioni) e già emessi dallo Stato (e di recente si è spinta massicciamente su questo fronte, a supporto di Paesi come la Spagna o la stessa Italia).

Spero di aver riassunto in maniera corretta le spiegazioni fornite, di cui ringrazio PagellaPolitica.

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