Cavolo, ci siamo affidati a dei supertecnici per indagare come funzionare e riformare il finanziamento pubblico ai partiti, poi, per una volta che scovano un appunto interessante, questo rimane lettera morta.
Mi riferisco al lavoro che Monti affidò ad Amato (qui). In particolare, all'ottava raccomandazione che l'ex-PSI fece:
Si deve "evitare il formarsi a beneficio dei partiti di significative liquidità". Sembra un'appunto come un altro, ma ha un significato importante: il partito non deve avere soldi in cassa, non è un salvadanaio, ma uno strumento di Democrazia, ed avere 'fondi' non serve, a lui, ai suoi militanti, ed al suo ruolo sociale.
Ma ovviamente, le buone idee finiscono nel cestino, e si inserisce il 2 per mille che ogni contribuente può donare dalla sua dichiarazione dei redditi, attentando alla liberaldemocrazia costituzionale (come dicevo qui).
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