No ma spiegatemi cosa c'è andato a fare ieri Grillo al Senato. A parte parlare di politici in bicicletta e di pozzi petrolio in Basilicata, ha ripetuto i suoi deliranti attacchi a Napolitano, ha detto ancora che chiederà l'impeachment (che non esiste in questa forma nel nostro ordinamento, al massimo c'è questo, ma non si fa come dice lui) e bla bla bla.
Spiegatemi adesso la differenza tra i politici che vanno a fare la loro passerella promozionale a Lampedusa o a L'Aquila, e questo show pieno di nulla.
Interessante quando ha ridimensionato la strigliata dei giorni scorsi ai Senatori che avevano proposto l'abolizione del reato di clandestinità: "Abbiamo opinioni diverse ma lì si è trattato di un discorso di procedure. Io non ne sapevo nulla, Casaleggio non ne sapeva niente e neanche i capigruppo. Non si decide in 4 o 5 su una cosa così, deve essere oggetto di un referendum. Ognuno può avere idee a favore o contro. Desta o sinistra si giocano l’identità su questo tema, pur essendo convissuti come gemelli siamesi. Creano tifoserie e così vai fuori gioco".
Eh, no, caro Grillo, le tue parole erano diverse e chiare "Se durante le elezioni politiche avessimo proposto l'abolizione del reato di clandestinità (...) il M5S avrebbe ottenuto percentuali da prefisso telefonico". Non era un discorso di procedure, ma di opportunismo, come dire "diciamo solo quello che vogliono sentirsi dire" (come dicevo qui).
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