Boh... o è nel pallone, o c'è una strategia dietro tutto questo. Conoscendo il personaggio, propenderei per la seconda.
Prima "Abbiamo deciso, la decisione è ufficiale, basta con il governo Letta!" (che poi parla sempre al plurale, come se il suo partito fosse un campione di democrazia interna), poi fa un po' di consultazioni interne, da cui emerge, come da imbeccata dal leader, la maggioranza sia per votare la sfiducia (32 contro 24 per uscire dall'Aula e 25 per votare fiducia).
Poi prende la parola al Senato, e dichiara che il PdL voterà la fiducia.
Ma... allora?
Sono usciti allo scoperto gli "alfaniani" ed i "cicchitiani", ossia quei parlamentari che avrebbero tradito, abbandonare la linea del gran capo. E che forse a questo punto neanche organizzeranno i gruppi autonomi. Ma non mi sembra un motivo sufficiente per questa figura tragicomica.
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