Finalmente qualcuno pensa ai Consumatori, la categoria più trascurata e lasciata alla mercé dei falchi del commercio. Sì perché, 'libero mercato' non deve voler dire che i produttori possano fare tutto quello che gli passa per la mente, ma tutelare i diritti di chi acquista.
La proposta di legge 1563 punta ad arginare il fenomeno dell'obsolescenza programmata, ossia la pratica di alcune aziende di far invecchiare prima i loro prodotti, con guasti programmati che -guarda caso- si verificano sempre dopo poco tempo che è scaduta la garanzia.
Sono anni che vengono praticate politiche aziendali in questo solco, allo scopo, ovviamente, di incrementare vendite e guadagni, ma alimentando così anche consumismo e rifiuti. Negli Stati Uniti, nel 2003, una class-action dei consumatori contro le batterie dell'Ipod di Apple si risolse con una sostanziale ammissione di colpa della casa informatica, che dovette raggiungere un accordo.
L'iniziativa parlamentare arriva dai Deputati di SeL Laquaniti, Marcon, Aiello, Franco, Bordo, Buranti, Kronbichler, Melilla, Nicchi, Pellegrino, Quaranta e Zan, e prevede l'estensione della garanzia, la fornitura di pezzi di ricambio per tot anni anche dopo l'uscita dal commercio del prodotto, eccetera eccetera.
Però, boh, a me sembra che così non si colpisca la vera colpa, ossia la LIMITAZIONE DELLA LIBERTA' dei clienti. Che non vogliono "noleggiare" una lavatrice, una lavastoviglie o una stampante, ma la vogliono acquistare, ed utilizzare liberamente fino alla sua NATURALE fine, o fino a quando non lo decidono LORO, autonomamente.
Ad esempio, anche in Francia si stanno scontrando due testi per regolare questa cosa, uno dei Verdi ed uno del Ministro per l'Economia Sociale, Solidale per i Consumatori: il primo prevede proprio sia un reato il ricorso all'obsolescenza programmata, mentre quello governativo aumenta solo le tutele "Ex Post". Come vuole fare quello italiano.
Il problema è quello della dimostrazione, di un difetto inserito volontariamente in un prodotto per velocizzarne l'uscita dal mercato; personalmente, sarei SI', per garantire la disponibilità di pezzi di ricambi più a lungo, ma per COMBATTERE questa pratica scorretta, considerandola un vero REATO, da punire in maniera forte ed esemplare. Da grandi Libertà derivano grandi Responsabilità.
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