giovedì 30 gennaio 2014

Due Linguaggi, Due Incanti

Neanche si rendono conto di quello che dicono. Per carità, avranno le più buone intenzioni, ma continuano ad imitare il metodo Grillo, inutilmente, in un crescente climax di insulti e retorica.
"Napolitano Boia" (Sorial, che comunque l'aveva un po' contestualizzata) e "Boia chi Molla" (il suo collega Tofalo) sono solo le ultime scintille.
Siete Deputati, santo cielo, un minimo di decoro e correttezza! Voi che vi dite "diversi", che "l'onestà tornerà di moda", perché dovete abbassarvi al livello degli altri?

Poi ci sono quelli di Sel, che denunciano una banalizzazione del linguaggio continua, fatta di insulti e volgarità che perdono di significato e si staccano dalla realtà. Ed io concordo con quest'analisi, però...
"Che parola pregnante e multidimensionale: disarmo! E’politica internazionale, politica della sicurezza, è conversione dei modelli produttivi, è rispetto della natura, è educazione alla convivenza e alla convivialità, è critica degli armamenti e dell’armarsi, a partire dagli apparati industriali militari per finire agli apparati genitali. Le guerre stellari, la guerra infinita, le guerre umanitarie e democratiche, le fosse comuni, le stragi chimiche, le Twin Towers, la strage dei bambini di Beslan, i kamikaze, la carneficina degli adolescenti norvegesi sull’isola di Utoya, le bombe intelligenti e le stupidissime mine, un bimbo rom ucciso dal rogo occasionale in una roulotte o il piccolo Nicola ridotto in cenere a Cassano ionico, lo sgozzamento rituale del nemico infedele nell’epoca della riproducibilità tecnica dell’orrore: ecco un indice incompleto della cronaca degli ultimi lustri di vita planetaria" (Nichi Vendola, Congresso di Sel, 24/01/2014).
Ecco, chi si fa incantare da inutili bizantinismi di linguaggio, che diventano di lì a poco il collante della forza politica vendoliana (credete che Sinistra Ecologia e Libertà saprebbe vivere senza Vendola?), ha poco da criticare chi si lascia trasportare dalle volgarità grilline.

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lunedì 20 gennaio 2014

Non Avete Capito

Mi sa che hanno frainteso.
Giorni fa, il segretario della Lega Salvini ha invitato la gente a farsi un selfie con 'la Padania', in un'inutile chiamata alla armi propagandistica.
Io, per dimostrare la mia nulla considerazione politica de 'la Padania' e della Lega in genere, ho pensato a come sfruttare l'occasione per farlo.

Avevo pensato, dapprima, di farmi un autoscatto con 'la Padania' in fiamme... ma bruciare un giornale non è un bel simbolo in democrazia, e lo trovavo inutilmente aggressivo.
Così, ne ho fatto una barchetta. Vi dirò, avessi anche trovato la statuina di un uomo di colore l'avrei anche caricato... ma mi sono limitato alla barchetta, ironico, in segno di dileggio.
Da circa un anno collaboro con un movimento politico neoazionista, nel tentativo di costruire una vera alternativa liberale di sinistra, Sinistra d'Azione (questi qui). Dal profilo Twitter di Sinistra d'Azione, è stata così diramata la foto del mio selfie con 'la Padania', e come commento "guardi cosa ci facciamo noi" diretto a Salvini.
Beh, mi sa che non ha capito, perché è diventato un follower di Sinistra d'Azione.

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La Democrazia Diretta la facciano gli Altri

No va beh, ognuno ha le sue idee, ma spiegatemi questo.
Era il 9 dicembre 2013, quando due Senatori del Movimento 5Stelle presentarono l'emendamento per depenalizzare il reato di clandestinità. In un post infuocato il proprietario del marchio M5S ed il suo guru telematico condannarono i proponenti (la storia la sapete tutti, le mie riflessioni qui).
Qualche giorno fa, poi, arriva, in nome del principio di democrazia diretta che è alla base del movimento, la votazione online sul sito/sede/blog del comico.
Dal referendum online è venuto fuori che la base è favorevole alla depenalizzazione della clandestinità. E qui, Grillo avrebbe potuto sfoggiare la sua eleganza dicendo: "Ci sbagliavamo quando abbiamo detto quelle cose. La consultazione ha dimostrato che i Senatori, con cui ci scusiamo per le pesanti parole utilizzate contro di loro, Buccarella e Giarrusso rappresentavano davvero la volontà dei militanti", ed avrebbe salvato la sua immagine da leader e del metodo di consultazione proposto.

Invece no: "Maschera calata anche sulle bugie che Lega e Forza Italia hanno raccontato ai cittadini sul reato di clandestinità. Come effetto reale quel provvedimento ha avuto la mancata espulsione del 90% degli irregolari, meno sicurezza, un aggravio di costi per tutti i cittadini italiani e l'ingolfamento dei tribunali. Gli irregolari verranno espulsi tramite procedimento amministrativo e finirà una farsa contestata in primo luogo da Forze dell'Ordine e operatori della Giustizia".
Ma tutte queste cose non erano vere anche prima?! E tutti gli insulti di cui ha ricoperto i due firmatari dell'emendamento? Va bene che solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea, ma questa giravolta è molto di più.

E comunque, secondo me quel referendum online era una presa in giro: votazioni aperte dalle 10 alle 17 (peraltro annunciate da un post pubblicato alle 10.37), così che a votare fossero solo studenti, pensionati e fancazzisti assortiti.
E comunque, quei grillini che prima si sono sgolati urlando che "volevano partecipare", alla fine non hanno partecipato, visto che il 70% degli aventi diritto al voto non ha votato. La Democrazia Diretta, dicono, senza sapere manco cosa significa ed impegnandosi per dimostrare perché sarebbe migliore.

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venerdì 17 gennaio 2014

L'Uganda ha un Vero Politico a Guidarla

In Nigeria è arrivata nei giorni scorsi una legge che punisce l'omosessualità, con la reclusione per chi contrae matrimonio o si unisce civilmente (che poi qui non capisco, si possono sposare ma poi vanno in galera? Boh...) ed anche per chi "rende pubblica la propria omosessualità".
Quasi stesso copione in Uganda, dove il Parlamento ha approvato una legge simile, omofoba, discriminatoria e persecutoria. Tutte leggi plasmate in nome di una fedeltà alla morale, alla tradizione dal sapore oscurantista e reazionario. Che però il Presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni, dopo un periodo di riflessione, ha deciso di non firmare.
Lo ha fatto, secondo me, per un motivo che incarna tutta l'essenza della politica.

Chiariamo subito che anche lui, come la maggior parte del Parlamento ugandese, condanna ferocemente l'omosessualità, e su questo non concordo assolutamente.
Però si chiede: "La questione al centro del dibattito sull’omosessualità riguarda il seguente punto: come dobbiamo comportarci con una persona anormale? La uccidiamo? La mettiamo in carcere? O, al contrario, ce ne occupiamo?".
Ecco, è così che dovrebbe rispondere un vero Statista davanti ad un problema sociale. Posto che le tradizioni e le credenze morali di Yoweri siano per me errate ed irricevibili, il fatto che, invece di punirli per la loro situazione, chieda di "occuparsene" - come si farebbe con qualunque malato, invalido o svantaggiato in genere - fa di lui un vero Politico.

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mercoledì 8 gennaio 2014

Il Telecomando Colpisce Ancora

La Democrazia del Telecomando, quella che aveva designato la Gabanelli (la Gabanelli!!!!!) come candidata del M5S alla Presidenza della Repubblica, colpisce ancora.
Girano in rete dichiarazioni di personaggi famosi a sostegno del Movimento grillino, spesso corredate da un "se lo dice lui"... il punto è che a dire "credo in Grillo" o "sostengo la rivoluzione dei 5 stelle" sono vip come Raffaella Carrà o Eros Ramazzotti!

Cioè, la Carrà e Ramazzotti?! Io dovrei votare il M5S perché è supportato dalla Carrà e da Ramazzotti!?
"Se lo dice lui" ...chi? Ramazzotti, questo dotto politologo? "Se lo dice lei" ...chi? La Carrà, questa raffinata sociologa? A me torna in mente Boldi, quando faceva propaganda per Berlusconi. Perché della Carrà dobbiamo fidarci e di Boldi no?
Alla mia richiesta di lumi, mi è stato risposto che loro conoscono la Gente, che hanno venduto milioni di CD, che attirano tanto pubblico... oddio, ma questi stanno delirando!
Ma chi se ne frega, ma cosa c'entra questo con la politica! Anche D'Alessio vende molto e riempie le piazze, perché non andiamo a farci dare indicazioni di voto da lui? Mina, Tozzi, Patty Pravo... magari sanno anche consigliarci qualche numero del Lotto!

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martedì 7 gennaio 2014

Tutti Così

Chi, come me, sperava che all'uscita di scena di Berlusconi sarebbe tornata la politica, quella vera, quella degli statisti, della dignità e dell'onore di servire il proprio paese, si è sbagliato.
Non solo Berlusconi non è uscito di scena (diciamo che è un po' in penombra..), non solo non è tornata la politica, ma anzi il modo di fare del Cavaliere ha contagiato i nuovi personaggi della scena istituzionale, e trasformato tutti in comici, nani e ballerine.

Dopo Grillo, la cui carriera da comico ha giovato non poco in campagna elettorale, basando tutti i suoi discorsi sullo sfottò verso gli avversari, Pedonano, Gargamella, Ebetino e compagnia, tocca ora a Renzi, che col suo "Fassina Chi?" ha fatto capire che l'era della politica e degli statisti è ancora in là da venire.

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