No va beh, ognuno ha le sue idee, ma spiegatemi questo.
Era il 9 dicembre 2013, quando due Senatori del Movimento 5Stelle presentarono l'emendamento per depenalizzare il reato di clandestinità. In un post infuocato il proprietario del marchio M5S ed il suo guru telematico condannarono i proponenti (la storia la sapete tutti, le mie riflessioni qui).
Qualche giorno fa, poi, arriva, in nome del principio di democrazia diretta che è alla base del movimento, la votazione online sul sito/sede/blog del comico.
Dal referendum online è venuto fuori che la base è favorevole alla depenalizzazione della clandestinità. E qui, Grillo avrebbe potuto sfoggiare la sua eleganza dicendo: "Ci sbagliavamo quando abbiamo detto quelle cose. La consultazione ha dimostrato che i Senatori, con cui ci scusiamo per le pesanti parole utilizzate contro di loro, Buccarella e Giarrusso rappresentavano davvero la volontà dei militanti", ed avrebbe salvato la sua immagine da leader e del metodo di consultazione proposto.
Invece no: "Maschera calata anche sulle bugie che Lega e Forza Italia hanno raccontato ai cittadini sul reato di clandestinità. Come effetto reale quel provvedimento ha avuto la mancata espulsione del 90% degli irregolari, meno sicurezza, un aggravio di costi per tutti i cittadini italiani e l'ingolfamento dei tribunali. Gli irregolari verranno espulsi tramite procedimento amministrativo e finirà una farsa contestata in primo luogo da Forze dell'Ordine e operatori della Giustizia".
Ma tutte queste cose non erano vere anche prima?! E tutti gli insulti di cui ha ricoperto i due firmatari dell'emendamento? Va bene che solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea, ma questa giravolta è molto di più.
E comunque, secondo me quel referendum online era una presa in giro: votazioni aperte dalle 10 alle 17 (peraltro annunciate da un post pubblicato alle 10.37), così che a votare fossero solo studenti, pensionati e fancazzisti assortiti.
E comunque, quei grillini che prima si sono sgolati urlando che "volevano partecipare", alla fine non hanno partecipato, visto che il 70% degli aventi diritto al voto non ha votato. La Democrazia Diretta, dicono, senza sapere manco cosa significa ed impegnandosi per dimostrare perché sarebbe migliore.
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