martedì 18 marzo 2014

Un Passo Avanti

Sinistra d'Azione compie un passo in più. Enea Melandri si candida ufficialmente al Consiglio Comunale di Alfonsine (RA) con Rifondazione Comunista.

La politica locale è del tutto diversa da quella nazionale, sono il primo a dirlo.
Prendiamo ad esempio il PD, che nella sua versione statale è un guazzabuglio incasinato di voci che si sovrappongono, non sanno bene che dire e fare unanimamente, mentre nelle sue articolazioni locali cambia declinazioni ed alleati, democristiani o sinistra a seconda delle tradizioni e dei dirigenti territoriali. E questo non è necessariamente un male
Alfonsine, in provincia di Ravenna, è un esempio di sana amministrazione democratica: da sempre roccaforte DS/PD, è un comune con asili, scuole materne, elementari e medie, tutte pubbliche, funzionanti e ben gestite; servizi efficienti ed un'alta qualità della vita.
Sinistra d'Azione non vuole apparire come l'ennesima formazione settaria, malata di protagonismo e che si autoincensa come l'unica detentrice della verità, per questo promuove il dialogo ed il confronto democratico con le altre forze, soprattutto, ma non esclusivamente, della sinistra. Soprattutto in una realtà come può essere quella Alfonsine, Sinistra d'Azione vuole dar prova di saper lavorare insieme agli altri, portare avanti le sue istanze ed i valori in cui crede.
Per questi motivi io, Enea Melandri, ho deciso di accettare la proposta di essere candidato nel Consiglio Comunale di Alfonsine fattami dai rappresentanti di Rifondazione Comunista, alleati proprio con il Partito Democratico nel comune romagnolo.
Alfonsine è abitato da circa 12.000 abitanti e si estende per 116 km², nella parte settentrionale della provincia di Ravenna, al confine con quella di di Ferrara. Il territorio, totalmente pianeggiante, è prevalentemente adibito ad agricoltura fuori dalle aree urbane; sono inoltre presenti aree e riserve naturali, habitat e meta di migrazione di diversi animali palustri protetti, soprattutto uccelli.
Alfonsine è anche la città natale dello scrittore Vincenzo Monti, ed è storicamente uno dei simboli della Resistenza Partigiana in Romagna: la città è stato insignita della medaglia d'Argento al Valor Militare per questo. Dall'81 vi sorge il Museo della Battaglia del Senio (il Senio è il fiume che attraversa il paese), in cui sono raccolti cimeli militari e ricordi del tempo (compreso un originale ponte Bailey utilizzato dagli alleati durante il secondo conflitto mondiale).
Ho vissuto l’infanzia e frequentato le elementari nel paese, scrivo per “Le Alfonsine”, un giornale locale. Ad Alfonsine, ed alle mie stupende maestre di allora, Oriana e Polda, devo molto di quello che sono oggi.
Tengo molto a questa città, ed intendo mettermi in gioco per portarvi i valori di Sinistra d'Azione in cui credo: Cultura, Uguaglianza, Rispetto e Libertà.
http://www.sinistradazione.it

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lunedì 3 febbraio 2014

Ditemi, è Questa?

Sul blog di Beppe Grillo (ufficialmente sede del Movimento 5 Stelle) è tutto un fiorire di attacchi ed insulti alla Presidentessa della Camera Laura Boldrini (non dirò mai LA Presidente, secondo me è proprio sbagliato), fomentati anche dalle insinuazioni del leader pentastellato stesso: "cosa faresti in auto con la Boldrini?".
Troia, Baldracca, Pompinara, gli epiteti si sprecano contro la terza carica dello Stato.
Vorrei sapere, come si chiede anche Capriccioli su Libernazione (qui), ma, Beppe, non ti senti a disagio a lasciar passare queste espressioni sul tuo sito (nonchè sede ufficiale di una delle forze più rappresentative del paese)? E' questa la "Democrazia Digitale" di cui parli sempre nei tuoi comizi? E a Casaleggio, è questo il Governo dal basso di cui anche tu favoleggi?

E voi direte, ma quello è un blog nazionale, ci possono scrivere tutti, sono incontrollabili, ci sono anche le mele marce e bla bla bla... E inceve no, cari miei, perché spesso ci sono commenti che vengono censurati, ma non questi, non quelli che danno della pompinara alla Boldrini, bensì quelli che attaccano la diarchia Grillo-Casaleggio, o che denunciano il dissenso zittito (date un'occhiata qui se non mi credete).
Per cui, se uno vuole un blog anarchico, e sia, ma se si lasciano le scritte "Brutta troia, lesbica vacci a succhiare il pisello a la checca del tuo padrone vecchia zozzona" si lasciano anche "Mi dispiace dirlo, ma questo blog e diventato infrequentabile: solo insulti e niente idee".

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giovedì 30 gennaio 2014

Due Linguaggi, Due Incanti

Neanche si rendono conto di quello che dicono. Per carità, avranno le più buone intenzioni, ma continuano ad imitare il metodo Grillo, inutilmente, in un crescente climax di insulti e retorica.
"Napolitano Boia" (Sorial, che comunque l'aveva un po' contestualizzata) e "Boia chi Molla" (il suo collega Tofalo) sono solo le ultime scintille.
Siete Deputati, santo cielo, un minimo di decoro e correttezza! Voi che vi dite "diversi", che "l'onestà tornerà di moda", perché dovete abbassarvi al livello degli altri?

Poi ci sono quelli di Sel, che denunciano una banalizzazione del linguaggio continua, fatta di insulti e volgarità che perdono di significato e si staccano dalla realtà. Ed io concordo con quest'analisi, però...
"Che parola pregnante e multidimensionale: disarmo! E’politica internazionale, politica della sicurezza, è conversione dei modelli produttivi, è rispetto della natura, è educazione alla convivenza e alla convivialità, è critica degli armamenti e dell’armarsi, a partire dagli apparati industriali militari per finire agli apparati genitali. Le guerre stellari, la guerra infinita, le guerre umanitarie e democratiche, le fosse comuni, le stragi chimiche, le Twin Towers, la strage dei bambini di Beslan, i kamikaze, la carneficina degli adolescenti norvegesi sull’isola di Utoya, le bombe intelligenti e le stupidissime mine, un bimbo rom ucciso dal rogo occasionale in una roulotte o il piccolo Nicola ridotto in cenere a Cassano ionico, lo sgozzamento rituale del nemico infedele nell’epoca della riproducibilità tecnica dell’orrore: ecco un indice incompleto della cronaca degli ultimi lustri di vita planetaria" (Nichi Vendola, Congresso di Sel, 24/01/2014).
Ecco, chi si fa incantare da inutili bizantinismi di linguaggio, che diventano di lì a poco il collante della forza politica vendoliana (credete che Sinistra Ecologia e Libertà saprebbe vivere senza Vendola?), ha poco da criticare chi si lascia trasportare dalle volgarità grilline.

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lunedì 20 gennaio 2014

Non Avete Capito

Mi sa che hanno frainteso.
Giorni fa, il segretario della Lega Salvini ha invitato la gente a farsi un selfie con 'la Padania', in un'inutile chiamata alla armi propagandistica.
Io, per dimostrare la mia nulla considerazione politica de 'la Padania' e della Lega in genere, ho pensato a come sfruttare l'occasione per farlo.

Avevo pensato, dapprima, di farmi un autoscatto con 'la Padania' in fiamme... ma bruciare un giornale non è un bel simbolo in democrazia, e lo trovavo inutilmente aggressivo.
Così, ne ho fatto una barchetta. Vi dirò, avessi anche trovato la statuina di un uomo di colore l'avrei anche caricato... ma mi sono limitato alla barchetta, ironico, in segno di dileggio.
Da circa un anno collaboro con un movimento politico neoazionista, nel tentativo di costruire una vera alternativa liberale di sinistra, Sinistra d'Azione (questi qui). Dal profilo Twitter di Sinistra d'Azione, è stata così diramata la foto del mio selfie con 'la Padania', e come commento "guardi cosa ci facciamo noi" diretto a Salvini.
Beh, mi sa che non ha capito, perché è diventato un follower di Sinistra d'Azione.

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La Democrazia Diretta la facciano gli Altri

No va beh, ognuno ha le sue idee, ma spiegatemi questo.
Era il 9 dicembre 2013, quando due Senatori del Movimento 5Stelle presentarono l'emendamento per depenalizzare il reato di clandestinità. In un post infuocato il proprietario del marchio M5S ed il suo guru telematico condannarono i proponenti (la storia la sapete tutti, le mie riflessioni qui).
Qualche giorno fa, poi, arriva, in nome del principio di democrazia diretta che è alla base del movimento, la votazione online sul sito/sede/blog del comico.
Dal referendum online è venuto fuori che la base è favorevole alla depenalizzazione della clandestinità. E qui, Grillo avrebbe potuto sfoggiare la sua eleganza dicendo: "Ci sbagliavamo quando abbiamo detto quelle cose. La consultazione ha dimostrato che i Senatori, con cui ci scusiamo per le pesanti parole utilizzate contro di loro, Buccarella e Giarrusso rappresentavano davvero la volontà dei militanti", ed avrebbe salvato la sua immagine da leader e del metodo di consultazione proposto.

Invece no: "Maschera calata anche sulle bugie che Lega e Forza Italia hanno raccontato ai cittadini sul reato di clandestinità. Come effetto reale quel provvedimento ha avuto la mancata espulsione del 90% degli irregolari, meno sicurezza, un aggravio di costi per tutti i cittadini italiani e l'ingolfamento dei tribunali. Gli irregolari verranno espulsi tramite procedimento amministrativo e finirà una farsa contestata in primo luogo da Forze dell'Ordine e operatori della Giustizia".
Ma tutte queste cose non erano vere anche prima?! E tutti gli insulti di cui ha ricoperto i due firmatari dell'emendamento? Va bene che solo i morti e gli stupidi non cambiano mai idea, ma questa giravolta è molto di più.

E comunque, secondo me quel referendum online era una presa in giro: votazioni aperte dalle 10 alle 17 (peraltro annunciate da un post pubblicato alle 10.37), così che a votare fossero solo studenti, pensionati e fancazzisti assortiti.
E comunque, quei grillini che prima si sono sgolati urlando che "volevano partecipare", alla fine non hanno partecipato, visto che il 70% degli aventi diritto al voto non ha votato. La Democrazia Diretta, dicono, senza sapere manco cosa significa ed impegnandosi per dimostrare perché sarebbe migliore.

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venerdì 17 gennaio 2014

L'Uganda ha un Vero Politico a Guidarla

In Nigeria è arrivata nei giorni scorsi una legge che punisce l'omosessualità, con la reclusione per chi contrae matrimonio o si unisce civilmente (che poi qui non capisco, si possono sposare ma poi vanno in galera? Boh...) ed anche per chi "rende pubblica la propria omosessualità".
Quasi stesso copione in Uganda, dove il Parlamento ha approvato una legge simile, omofoba, discriminatoria e persecutoria. Tutte leggi plasmate in nome di una fedeltà alla morale, alla tradizione dal sapore oscurantista e reazionario. Che però il Presidente dell'Uganda, Yoweri Museveni, dopo un periodo di riflessione, ha deciso di non firmare.
Lo ha fatto, secondo me, per un motivo che incarna tutta l'essenza della politica.

Chiariamo subito che anche lui, come la maggior parte del Parlamento ugandese, condanna ferocemente l'omosessualità, e su questo non concordo assolutamente.
Però si chiede: "La questione al centro del dibattito sull’omosessualità riguarda il seguente punto: come dobbiamo comportarci con una persona anormale? La uccidiamo? La mettiamo in carcere? O, al contrario, ce ne occupiamo?".
Ecco, è così che dovrebbe rispondere un vero Statista davanti ad un problema sociale. Posto che le tradizioni e le credenze morali di Yoweri siano per me errate ed irricevibili, il fatto che, invece di punirli per la loro situazione, chieda di "occuparsene" - come si farebbe con qualunque malato, invalido o svantaggiato in genere - fa di lui un vero Politico.

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mercoledì 8 gennaio 2014

Il Telecomando Colpisce Ancora

La Democrazia del Telecomando, quella che aveva designato la Gabanelli (la Gabanelli!!!!!) come candidata del M5S alla Presidenza della Repubblica, colpisce ancora.
Girano in rete dichiarazioni di personaggi famosi a sostegno del Movimento grillino, spesso corredate da un "se lo dice lui"... il punto è che a dire "credo in Grillo" o "sostengo la rivoluzione dei 5 stelle" sono vip come Raffaella Carrà o Eros Ramazzotti!

Cioè, la Carrà e Ramazzotti?! Io dovrei votare il M5S perché è supportato dalla Carrà e da Ramazzotti!?
"Se lo dice lui" ...chi? Ramazzotti, questo dotto politologo? "Se lo dice lei" ...chi? La Carrà, questa raffinata sociologa? A me torna in mente Boldi, quando faceva propaganda per Berlusconi. Perché della Carrà dobbiamo fidarci e di Boldi no?
Alla mia richiesta di lumi, mi è stato risposto che loro conoscono la Gente, che hanno venduto milioni di CD, che attirano tanto pubblico... oddio, ma questi stanno delirando!
Ma chi se ne frega, ma cosa c'entra questo con la politica! Anche D'Alessio vende molto e riempie le piazze, perché non andiamo a farci dare indicazioni di voto da lui? Mina, Tozzi, Patty Pravo... magari sanno anche consigliarci qualche numero del Lotto!

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martedì 7 gennaio 2014

Tutti Così

Chi, come me, sperava che all'uscita di scena di Berlusconi sarebbe tornata la politica, quella vera, quella degli statisti, della dignità e dell'onore di servire il proprio paese, si è sbagliato.
Non solo Berlusconi non è uscito di scena (diciamo che è un po' in penombra..), non solo non è tornata la politica, ma anzi il modo di fare del Cavaliere ha contagiato i nuovi personaggi della scena istituzionale, e trasformato tutti in comici, nani e ballerine.

Dopo Grillo, la cui carriera da comico ha giovato non poco in campagna elettorale, basando tutti i suoi discorsi sullo sfottò verso gli avversari, Pedonano, Gargamella, Ebetino e compagnia, tocca ora a Renzi, che col suo "Fassina Chi?" ha fatto capire che l'era della politica e degli statisti è ancora in là da venire.

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