Eccerto, quale occasione più ghiotta per tornare ad attaccare la Rai se non sul nuovo contratto di Fabio Fazio? E così, populisti d'ogni parte ringhiano contro il conduttore di Che Tempo che Fa: Brunetta da una parte e Grillo dall'altra.
Ed avrebbero anche ragione, che un contratto da più di 5 milioni di euro per tre anni di lavoro sono una vergogna di questi tempi, soprattutto in un'azienda pubblica, che peraltro acquista i format da società esterne.
E difatti il leader 5Stelle attacca su questo fronte: "Il programma Che tempo fa di Fazio, lo stuoino del Pd-L, è prodotto da Endemol di proprietà al 33% di Mediaset".
Ma NON E' VERO, Mediaset non fa più parte dell'azionariato di Endemol (ma ovviamente a lui non frega niente, l'importante è sbraitare, come dicevo qui). Ne approfitto anche per smentire l'aborto linguistico che Grillo ripete sempre: 'PD-L' (PD meno L) non ha alcun senso logico, come togliere una pera da un cesto di mele! (PDL - L (PDL meno L), al massimo).
Sono d'accordo però sul fatto che dovrebbero essere utilizzate personalità interne per creare e gestire i programmi, non affidarsi sempre a queste sanguisughe mummificate il cui nome non è più una garanzia per nessuno (come dicevo qui).
Manca proprio il Coraggio, alla tv pubblica.
Dovrebbe sperimentare, osare e rischiare, con personaggi giovani, format insoliti, nuovi ed accattivanti. Dovrebbe essere una palestra, per chi vuole lavorare nel mondo dello spettacolo, ed anche in quello dell'informazione, dove potrebbe diventare una scuola di giornalismo, dove apprendere imparzialità, giudizio e valore della democrazia.
Ma finché l'unica alternativa a questa merda rimane la privatizzazione, vi arrendete (come dicevo qui).
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