"Voi (riferito ai partiti al governo, ndr) siete quelli che proprio l'altro giorno avete bocciato il nostro emendamento che prevedeva l'esenzione dell'Imu agli immobili inagibili per le calamità" accusa in Aula il Senatore del M5S Nuti.
Allora, capiamoci, perchè fanno presto i blog in rete a titolare cose tipo 'Il Governo vuole l'IMU dei Terremotati'; vediamo un po' il contesto.
L'emendamento 1.108 a firma Barbanti (M5S), che prevedeva appunto la sospensione del pagamento per le abitazioni inagibili ed inabitabili a seguito del sisma, è vero che è stato bocciato. Ma era anche del tutto inutile.
"Quando siamo di fronte a case inagibili, inabitabili o a case distrutte, l'Imu non si paga" replica il Senatore Marchi del PD, sbagliando in parte anche lui; secondo l'articolo 13, comma 3 del Dl 201/2011, convertito nella legge 214/2011 e modificato dalla legge 44/2012, secondo il quale "gli immobili dichiarati inagibili o inabitabili rientrano nel calcolo dell'imposta municipale propria con base imponibile al 50%".
Va però sottolineato che per i ruderi ("edifici collabenti" per chi mastica il linguaggio edile, ndr), dove cioè non sono sufficienti semplici ristrutturazioni o manutenzioni, né ordinarie né straordinarie, l'imu è sospesa.
Da ricordare, in ogni caso, che con il decreto 74/2012, modificato dalla legge n. 122/2012, il Governo Monti, dopo il terremoto dell'Emilia Romagna, ha stabilito che "per i fabbricati oggetto di ordinanze sindacali di sgombero, in quanto inagibili totalmente o parzialmente l'esenzione Imu dal 1° gennaio 2012 e fino alla definitiva ricostruzione e agibilità dei fabbricati medesimi e comunque non oltre il 31 dicembre 2014".
Così, tanto per chiarire che bocciare un emendamento del Movimento 5 Stelle, che chiede una cosa giustissima come la sospensione dell'imu per i terremotati, non vuol necessariamente dire "votare contro la gggente" o rubare soldi a qualcuno.
Grazie a PagellaPolitica per l'ottima analisi.
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