martedì 20 dicembre 2011

Non Avrai altro Partito all'infuori di Me

Alcuni partiti politici hanno tra le regole interne il divieto di essere iscritti a più formazioni contemporaneamente, e vorrei aprire una riflessione sul perchè trovi sbagliata questa scelta. Mettiamo da parte ciance filosofiche come "è impossibile riassumere il pensiero di una comunità di individui in un unico modello" o politicismi come "è una compressione della libertà d'espressione personale", ma ragioniamo nel merito.
Banalmente, verrebbe da dire "se uno ha dei soldi da spendere, perchè gli deve essere vietato?" ma la questione non è solo economica (a parte che si può finanziare un partito anche dall'esterno, ndr), ma ben più profonda: se qualcuno SI RICONOSCE nel pensiero politico di più partiti, perchè gli deve essere vietato?
Non mi riferisco, chiaramente, al solo programma di un partito, perchè in ogni elenco di idee si può trovare qualcosa di buono, anche solo per demagogia, ma proprio al percorso ideale che muove una formazione. Ad esempio, il mio spirito politico potrebbe farmi riconoscere in diverse realtà, da quelle socialiste a quelle liberali progressiste, da quelle radicali a quelle liberiste più moderate, e perchè mi deve essere vietato essere iscritto contemporaneamente, ad esempio, alla Federazione della Sinistra, a Sinistra Ecologia e Libertà, al Partito Socialista Italiano, al Nuovo Partito d'Azione, al Partito Liberale Italiano, ai Radicali, ai LiberalDemocratici o all'Unione Democratica dei Consumatori?

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