Mi unisco anch'io alla protesta per l'assegnazione del Premio Guidarello per il Giornalismo d'Autore 2012.
L'associazione culturale Gruppo dello Zuccherificio, con cui mi è capitato di confrontarmi e collaborare, si scaglia contro la giuria, che ha deciso d'incoronare quest'anno nientepopodimeno che le Gemelle Kessler.
Il premio Guidarello nasce nel 1972 come premio per il giornalismo (scritto). "Nel 1987, viene poi istituita una sezione per il giornalismo radio televisivo, premiando in quell'anno Anna Maria Dal Pane, autrice e regista televisiva. Dal'87 sono stati premiati tanti nomi illustri nazionali (...), come Nino Criscenti (1989), Enrico Mentana (1994), Giovanni Floris (2005), Carla Baroncelli (1989), Nevio Casadio(1999)".
Ma dal 2006 la presidenza della giuria cambia volto, e passa da Sergio Zavoli a Bruno Vespa.
E, si legge nella nota del GdZ, "una serie di premiazioni che ci lascia interdetti, infatti, per la sezione Radio e Televisione, vengono premiati per il Giornalismo d´Autore: Fiorello (2006), Mike Bongiorno (2007), Paolo Bonolis (2008), Gerry Scotti (2009), Pippo Baudo (2010), Simona Ventura (2011) e, infine, le Gemelle Kessler (...)".
"Riteniamo" concludono "che nelle suddette premiazioni ci sia un uso scorretto e diseducativo del termine “Giornalismo d´Autore”, che risulta denigrante per chi di giornalismo si occupa veramente, per professione o per passione. Riteniamo altrettanto sconfortante che si cerchi di dare prestigio a un evento culturale così importante, non solo premiando personaggi pubblici che non rispondono ai criteri riportati nel regolamento, ma che oltretutto rappresentano un´Italia legata al passato. Ci si allontana,cosí, dalla realtà e dai problemi attuali,e non si stimolano le nuove generazioni all'inserimento cosciente nella società civile. Il giornalismo ha per noi un compito fondamentale nella crescita democratica di un paese, ruolo attivo nel rendere le persone più consapevoli e responsabili. Partendo da questi concetti-chiave di giornalismo, secondo noi, dovrebbero essere selzionati i vincitori del premio per il giornalismo d'autore".
Si rivolgono direttamente al presidente di giuria Bruno Vespa ed ai componenti delle commissioni che lavorano alla premiazione (quattro giurie più il Comitato dei Garanti, ndr), per capire le modalità di selezione ed assegnazione ed aprire un dibattito sul ruolo del giornalismo.
E' proprio questo il punto, il ruolo del giornalismo nella realtà di oggi. Già il dover chiamare giornalista ogni ciabattino iscritto in quel librone fascista che è l'Albo (ne parlo qui), mi fa venire la pelle d'oca: non CI SONO i giornalisti, il giornalismo SI FA. Si fa informando, ricordando, comunicando, sviscerando le notizie, aprendo inchieste, indagando e stimolando la mente.
Potete aderire all'appello del Gruppo dello Zuccherificio scrivendo qui.
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