"Se perdo le primarie non farò il ministro di Pier Luigi Bersani" annuncia Renzi.
Allora, si può essere d'accordo o meno con le idee liberiste di Renzi (ne parlavo qui), ma se ha delle capacità, perché non si dovrebbero sfruttare? Non stiamo parlando di un Governo Berlusconi o Ferrero, è un tuo collega di partito quello che sfidi alle primarie, ed anzi dovresti essere tu il primo a dire che sei pronto a collaborare, ad impegnarti per dare futuro ed azione ad un fantomatico esecutivo a marchio PD (che vincano loro lo danno per scontato, ma io ho molte perplessità).
Aggiunge anche che non si candiderà al Parlamento se dovesse essere bocciato dalle primarie. Quindi anche se raccogliesse il 30% dei voti alle primarie, dimostrando che le sue idee rappresentano la sensibilità di centinaia di migliaia di cittadini italiani (secondo le stime), non darà il suo contributo in aula per portarle avanti.
Ma bravo. Questa è demagogia portata allo stremo, è la negazione della "politica come servizio alla comunità". E badate che io lo sto difendendo, Renzi, con queste parole.
Aggiunge anche "vorrei lo stesso atteggiamento da parte di altri".
E perché mai? Dici che l'esperienza ed il bagaglio di conoscenze dell'Onorevole Bersani non potrebbero esserti utili? E comunque, non è che puoi imporre ad altri i tuoi deliri propagandistici e populisti.
Qui mi sembra una rincorsa a chi rottama di più e a chi si autorottama meglio. Che schifo.
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