giovedì 29 novembre 2012

Facciamo i Comunisti!

Eccerto, è quello il problema, altro che inquinamento e morti!
"Ilva chiusa è un favore alla concorrenza" così Clini commenta la decisione della Magistratura di chiudere gli impianti dell'acciaieria pugliese. Qui ci stiamo dimenticando che l'Ilva è una vera bomba venefica e sanitaria, altro che gli ecomostri 'condominiali' del sud.
Riva era già stato condannato due volte negli anni passati per inquinamento, ma il Ministro dell'Ambiente imputa i morti agli anni passati; però nell'impianto non sono stati mai fatti interventi, secondo i magistrati.
Ora il Governo ha messo a punto un decreto per consentire all'Ilva di continuare a lavorare, alla faccia dei malati e dei morti.
Perché non si può fermare il mercato per qualche migliaio di cadaveri, ce ne sono di disoccupati da mettere a lavorare, vero? E' questo il cinico ragionamento che fanno i tecnici politicizzati.

Qui ci vuole una soluzione drastica per uscire dall'impasse della dicotomia Magistratura (cattivi, che bloccano gli impianti e non fanno lavorare i dipendenti) VS Stato (buoni, che magnanimamente riaprono l'acciaieria per poter continuare ad uccidere): l'Espropriazione e la Nazionalizzazione (magari temporanea, fino alla messa in sicurezza degli impianti).
L'articolo 42, terzo comma della Costituzione della Repubblica Italiana e l’articolo 834 del codice civile stabiliscono che la proprietà privata può essere espropriata per pubblica utilità (e direi che la salute rientra nella 'pubblica utilità'). A dare valore collettivo all'esproprio, anche l'Articolo 2, che sottopone tutti i cittadini a "doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale".

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