Giornate dense per la storia dei diritti lgbt.
In alcuni stati degli USA, in concomitanza con le elezioni, si sono svolte anche alcune consultazioni referendarie (come dicevo qui per la marijuana o qui per l'uso del preservativo nei film porno) riguardanti il matrimonio tra persone dello stesso sesso.
Maine, Maryland e Washington dicono sì alle nozze gay, al contrario del Minnesota. E' la prima volta che quest'argomento diviene oggetto di un quesito referendario; con una vena polemica potrei dire che così com'è avvenuta sembra quasi una "concessione" dei Garantiti verso gli Esclusi, ma qui stiamo parlando di legislazioni vetuste ed arcaiche, e c'è bisogno dell'impegno di tutti per far ripartire l'evoluzione civile e sociale.
Spostandoci nella vecchia Europa, ci imbattiamo nella sentenza della Corte Costituzionale spagnola che dà il definito via libera alla legge voluta da Zapatero che ha riconosciuto i matrimoni lgbt, bocciando il ricorso presentato nel 2005 dal Partito Popolare.
Valicando i Pirenei, arriviamo in Francia, dove il Governo Hollande ha varato la legge per consentire matrimoni ed adozioni per le coppie gay; da gennaio si avvierà la discussione in Parlamento, ma l'approvazione definitiva appare scontata.
E in Italia? Notizia di oggi è che la Commissione Giustizia ha respinto (per la terza volta) la Legge Concia che mira ad estendere la legge Mancino sulle discriminazioni anche a omofobia e transfobia. Bel colpo.
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