Il tribunale federale australiano emette una sentenza che già si preannuncia storica, soprattutto in una realtà giuridica come quella della tradizione anglosassone che si basa molto sui precedenti.
Condannato uno dei mostri sacri del mondo della finanza, l'agenzia di rating Standard&Poor's, per aver espresso delle valutazioni ingannevoli e fuorvianti su dei titoli derivati tossici emessi dalla banca olandese Abn Amro nel 2006; titoli che con la crisi del 2008 hanno perso oltre il 90% del capitale investito. Anche l'istituto di credito e la società di servizi finanziari Lgsf sono stati dichiarati colpevoli e dovranno rimborsare le 13 municipalità truffate dall'analisi gonfiata di S&P.
Quanto accaduto è molto importante, un ulteriore passo verso la trasparenza e contro una finanza spregiudicata che ha mandato in rovina migliaia di famiglie ed imprese in tutto il mondo.
Continuando a farsi scudo con il primo emendamento sulla libertà di parola, negli USA queste agenzie operano in maniera speculativa e selvaggia, ma sarebbe il momento di ridare significato all'adagio "la libertà è responsabilità", ed impedire che le opinioni di queste voluttuarie entità finanziarie possano così spostare flussi di denaro, fiducia e distruggere la vita di tante persone.
O meglio, illuminare la zona d'ombra che avvolge queste entità circa i finanziamenti e le motivazioni dei loro giudizi.
Sei d'accordo con me o vuoi farmi sapere cosa ne pensi? Scrivimi, puoi seguirmi ed essere sempre aggiornato via Facebook o Twitter.
Nessun commento:
Posta un commento