mercoledì 17 ottobre 2012

Una Pioggia di Pillole

Il mondo della sanità e quello della farmacia si stanno volgendo troppo verso il libero mercato. Per il primo ne ho parlato qui, per il secondo esplodono scandali nel nostro paese ed anche negli USA (non nuovo a questo tipo di notizie, ndr).
Oltre oceano sono 26 le major dei farmaci finite nei guai perchè non hanno correttamente comunicato i rischi collaterali e le controindicazioni. E in passato, il film documentario Sicko aveva raccontato come venivano "inventate" nuove malattie (magari enfatizzando un semplice stato d'animo o umorale) per vendere nuovi psicofarmaci ai bambini. Secondo un rapporto del 2010 del Medco Health Solutions Inc, almeno il 25% dei bambini americani assume regolarmente psicofarmaci.
E in Italia, dal 1997 al 2002, vi è stato un aumento del consumo dei psicofarmaci per bambini del 280% (negli USA solo del 150%, ma loro erano già partiti "avvantaggiati"). E riguarda proprio i bambini la notizia italiana, che vede 67 medici (tra cui pediatri ed endocrinologi) indagati dai NAS in 15 regioni per aver prescritto ormoni ai loro piccoli pazienti in cambio di tangenti, regali e viaggi della casa produttrice dei farmaci.

Chi mi legge sa come io sia un pensatore forse un po' anomalo della sinistra (almeno per l'Italia), aperto al libero mercato ed alla concorrenza (ma per me non è un controsenso, come spiego qui), ma quello della Salute è un settore troppo delicato per applicarvi le regole normali.
Trasparenza e controllo pubblico (non nel senso di "possesso", ma in quello di "vigilante") devono essere le colonne portanti di questo mercato, a fare da contorno ad un marcato giustizialismo, che espella dal settore chi si dimostra troppo superficiale per decidere sulla vita delle persone.

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