Vista la fretta di correggere il reato di diffamazione e salvare Sallusti dal carcere, in Parlamento buttano dentro al testo della legge tutto il possibile, sperando passi inosservato (come qui e qui).
Spunta ora, firmato dal pidiellino Caliendo, un emendamento antiGabanelli: esso rende nulle le clausole nei contratti che sollevano i giornalisti dalle conseguenze patrimoniali di eventuali condanne per reati di opinione, attribuendole agli editori.
Grazie a quelle condizioni, Milena Gabanelli ha sempre invocato e ottenuto la possibilità di proseguire il suo lavoro d'inchiesta con Report in Rai, evitando così che i suoi freelance dovessero fronteggiare di tasca loro le richieste di risarcimento, spesso solo pretestuose.
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