Nella tragicomica conferenza stampa di Silvio Berlusconi (ne parlavo qui), sono volate anche minacce verso l'attuale esecutivo. "Valuteremo se ritirare la fiducia", ha detto l'ex-Presidente del Consiglio, parlando alla pancia dei cittadini schiacciati dall'austerità. A vuoto, chiaramente.
Sono minacce a vuoto perchè l'attuale Capo del Governo è stato messo lì proprio per fare il 'lavoro sporco', che l'intera classe politica ha da sempre evitato, rimandato o nascosto con promesse sempliciotte ("un anno senza tasse", "toglieremo l'ici", "toglieremo anche il bollo auto" ed altre amenità di questo genere).
Che poi dietro il riformismo montiano ci sia un disegno liberista che si ripercuote in maniera oppressiva per i lavoratori, sinceramente lo penso anch'io, ma credo derivi da una diversa interpretazione dei modelli socio-economici. Sintetizzando, io metto al centro l'Uomo (i suoi diritti, le sue garanzie, l'ambiente in cui vive), lui l'Economia (ad esempio, l'Ilva era già stata condannata due volte per inquinamento, ma il Governo è intervenuto solo quando la Magistratura ne ha bloccato la Produzione, ndr).
Sibillina la risposta di Monti ai fantasmi sventolati da Berlusconi: “Se il governo cadesse prima? Chiedetelo ai mercati”. Non voglio fare il cospirazionista, e non mi metterò ad urlare con la bava alla bocca che "la democrazia è sospesa", "il nostro voto non vale più nulla" o "ci governano i mercati", ma di certo non mi piacciono queste parole, come non mi piaceva che qualcuno dicesse che "i mercati non hanno preso bene il voto greco" nel dopo elezioni.
Siamo purtroppo in una fase difficile e controversa, una fase di costruzione, integrazione sociale, economica ed istituzionale, di realtà europee molto diverse e peculiari.
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