Questa è una chicca proprio.
Romina Vivone, siciliana di 39 anni, è stata licenziata dalla famiglia presso cui lavorava per motivi politici.
Racconta la donna: "(...) quando ho detto alla madre che mi sarei candidata mi ha licenziata. Ma io ritengo che la libertà di pensiero e di parola non sono di proprietà di nessuno". Romina è una candidata dell'Italia dei Valori all'Assemblea Regionale Siciliana per le elezioni del prossimo 28 ottobre.
“Facevo il doposcuola per una bambina e lavoravo IN NERO".
Cioè, capito, una si candida ad amministrare una regione (e non una qualsiasi, una problematica come la Sicilia), lo fa nel partito più forcaiolo dell'arco democratico, non solo lavora in nero e contribuisce anche lei all'evasione fiscale e contributiva, uno dei reati più ignobili, ma ha anche il coraggio di dirlo pubblicamente ed attaccare i datori di lavoro perché discriminata e licenziata ingiustamente?!
Questa è da togliere immediatamente dalle liste, se non altro perché non sa mentire e non ha l'intelligenza di tacere.
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1) Perche`partito "forcaiolo" ?? Ce ne fossero !! Forse ci sarebbero meno ruberie (forse) .
RispondiElimina2) Se un povero diavolo ha famiglia ed e`senza lavoro, in Italia, oggi, e`facile che cada nel ricatto di "uno dei reati piu`ignobili" Da parte di chi ? Forse ti volevi riferire ai "datori di lavoro" Vero ?!?!
3) Su una cosa hai ragione , se non sai mentire la politica non e`per te .
'Forcaiolo' per i toni a volte un po' sopra le righe con cui porta avanti le sue battaglie giustizialiste, ma non voleva essere un'insulto, anzi, stimo i suoi esponenti per molti aspetti.
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