martedì 2 ottobre 2012

Che Scena Pietosa

Poche settimane fa scrissi di un Parlamento che prima prova a fare le marachelle, poi quando viene preso con le mani nella marmellata, fa la faccia scandalizzata e rimette tutto a posto (qui). La scenetta si ripete, con protagonisti i Presidenti dei Consigli Regionali (non chiamateli governatori, per carità, di Governatore ne abbiamo solo uno, quello della Banca d'Italia, ndr).
Dopo tutti gli scandali che riguardano spese, rimborsi e finanziamenti nelle amministrazioni (qui), i rappresentanti delle realtà locali chiedono l'intervento del Governo ("Non riusciamo a riformarci da soli, aiutateciiiii!!! Non è vero che siamo bravi politici, non possiamo resistere alla tentazione di mangiare coi soldi dei Cittadini!!!" ..che scena PIETOSA..!).

Piange Formigoni, e annuncia "siamo pronti a tagliare 300 consiglieri!". Guardate che il problema non è che siete in troppi a mangiare, ma che non siete persone oneste.
Ma in ogni caso, la dieta era già stata regolamentata per legge nell'estate 2011 (Manovra Tremonti-bis), siete voi Presidenti a non averla applicata, ed anzi quasi tutti avete pure fatto ricorso! (ricorso respinto, a parte per le regioni a statuto speciale, ndr)
Quel decreto, all'articolo 14, stabiliva un numero massimo di 20 consiglieri per le regioni con popolazione fino ad un milione di abitanti; di 30 per quelle con popolazione fino a due milioni di abitanti; di 40 per le regioni con popolazione fino a quattro milioni; di 50 fino a sei milioni; di 70 fino ad otto milioni di abitanti; di 80 infine per le regioni con popolazione superiore ad otto milioni; inoltre il numero massimo degli assessori regionali doveva essere pari o inferiore ad un quinto del numero dei componenti del consiglio.
Invece è rimasto tutto lettera morta; solo una regione, la Toscana, ha iniziato i tagli previsti, mentre Lombardia ed Emilia Romagna erano già dentro i parametri.

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