Guardate che è grave. Prima, ieri, la Camera si esprime per togliere il controllo sui bilanci dei partiti, poi, colti sul fatto e travolti dalle polemiche, rimettono tutto a posto. Cioè, questi qui, se non li controlli, fanno le peggio cose.
E non le fanno in buona fede, lo sanno che sbagliano, se no non si spegherebbe come mai, non appena li guardi, rimettono tutto a posto. Per fare un esempio, il pensiero fascista di Almirante conteneva secondo me dei tratti orribili, ma lui, ritenendoli giusti, ne andava orgoglioso. Giustamente, sia chiaro.
Poi c'è chi, come il Senatore Matteoli, tenta l'arrampicata sugli specchi: “Sono nettamente contrario. Per quale motivo dobbiamo farci controllare dall’esterno?” boh, tipo perchè sono più di 50 anni ogni tanto viene fuori qualche truffa o ruberia senza che nessuno possa controllare qualcosa? “Noi dobbiamo dimostrare di saperci controllare da soli, senza bisogno di metterci nelle mani degli altri". Non ne avete avuto il tempo, vero?
Comunque, lui almeno non ha fatto un dietrofront sospetto, ma è rimasto a difendere la sua posizione da bravo soldato.
C'è anche chi, come l'Onorevole Crosetto, punta sul benaltrismo ”Penso (...) che il percorso verso la trasparenza passi non attraverso la certificazione dei bilanci dei gruppi, ma attraverso una cosa più seria: la pubblicazione su internet di tutte le spese anche della stessa Camera e dei gruppi. Così magari tutti i cittadini e gli stessi parlamentari, ai quali oggi non è consentito, potranno verificare singolarmente ogni spesa effettuata con denaro pubblico”. Ma certo, ADESSO ognuno ha la soluzione migliore.
Meno male che abbiamo gli organi d'informazione (quelli indipendenti, almeno), che come il dr.Birkermaier controllano questo Parlamento fantozziano.
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