Ecco lanciata la terza candidatura alle primarie del PD. Se mai si faranno.
Laura Puppato, piccola imprenditrice, exsindaco di un comune trevigiano e capogruppo democratico in consiglio regionale, è forse la risposta bersaniana a Renzi.
Il Fatto Quotidiano la dipinge come equilibrata, concreta, idealista ed ingenua, per motivi però che non stanno ne in cielo ne in terra.
Scrivono che parla bene di tutti, Bersani, Renzi e Grillo. Per i primi due, sono comunque nello stesso partito, per il terzo, vorrei sentire le sue esatte parole; e comunque si fa presto a dire cose giuste raccontando favole.
Parte poi il carosello delle banalità:
sarebbe 'concreta' perchè vuole rendere l'amministrazione più efficiente (se riporti tutte le dichiarazioni sul tema dei vari politici negli anni ci riempi quei rotoli Foxy 'lunghi, smisurati') e perchè vuole le 'smart cities' (la classica espressione inglisc che fa tanto "ma questa è una che ne sa!"). Vuole "Cambiare il volto del paese" (Dio, che prurito... se dice anche che 'non ci sono più le mezze stagioni' quasi quasi la voto).
Afferma "(...) io mi sento molto ricca perché ho bisogno di poco per vivere" anche la piccola fiammiferaia diceva così, mi pare, "non ho vizi" e questo è sospetto, "vivo in una villetta a schiera, vestirmi mi interessa poco, guido un’utilitaria".
Dall'anticasta alla casta "piccola-e-docile". Per buttarsi in politica nel 2012, basta solo presentarsi così, come una persona umile, con una macchina piccola, che vuole poco, condire il tutto con due o tre stronzate da campagna elettorale, et voilà il candidato è servito.
"Per ora di budget non ce n’è. Qualche idea mi verrà insieme al gruppo di amici che sostengono strenuamente la mia candidatura" e la definiscono innocentemente ingenua. Se fosse stata grillina se la sarebbero mangiata, ma siccome è del PD e pure donna, è solo un po' sciocca.
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