domenica 30 settembre 2012

Io Stimo mia Nonna

Giovedì è morta mia nonna.
Per mia scelta, non vado quasi mai ai funerali, perché ritengo il culto dei morti uno degli aspetti più insensati delle religioni. Se non c'è più, non c'è più e basta.
Può sembrare un discorso cinico, ma è il mio punto di vista.
Per correttezza verso i miei parenti, e comunque per il legame affettivo che ho con loro ed avevo con mia nonna, ho raggiunto il corteo al cimitero.
Mentre porgevo e ricevevo le condoglianze di rito, mi sono stupito di non vedere tra la gente il collarino bianco che avrebbe benedetto la sepoltura.
"Ma non c'è il prete?" ho chiesto a mio padre. "No, non abbiamo neanche fatto fare la messa" ha risposto "Abbiamo deciso così, conoscendola". Un'espressione d'orgoglio si è dipinta sul mio viso.
Nonostante il rapporto molto distaccato che ci legava, dopo morta mia nonna si è guadagnata mille punti di stima. Una persona atea praticante, non come quelli che in vita vivono fuori da ogni schema, dichiarandosi non credenti, ma poi pretendono l'estrema unzione ed alla loro morte la messa in latino ed un carro funebre addobbato come uno di quelli di Rio de Janeiro.

Già che ci sono, ne approfitto anche per lasciare le mie volontà, che non si dica poi che non avevo lasciato detto niente: io non voglio messa, non voglio funerale e se possibile neanche una tomba. Date il mio corpo a qualche università, istituto di ricerca, che almeno serva a qualcosa il mio corpo dopo morto, purchè sia qualcosa di pubblico. E chi mi vuole ricordare, potrà farlo senza andare ad inginocchiarsi davanti ad una lapide o in una Chiesa.

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