Nel nuovo "Contratto con gli Italiani", ribattezzato a questo giro "Patto del Parlamentare", si trova il fior fiore delle misure dei cinquestellini.
PATTO DEL PARLAMENTARE
Nel candidarmi alle prossime elezioni, prometto solennemente di:
1. Impegnarmi al servizio del Paese per non più di due legislature, a partire da questa.
2. Votare il dimezzamento degli emolumenti dei parlamentari.
3. Approvare la riforma della Costituzione con il dimezzamento del numero dei parlamentari.
4. Votare una legge che azzeri il finanziamento pubblico ai partiti.
5. Non tradire il mandato degli elettori, passando ad altro gruppo parlamentare.
6. Impegnarmi alla totale trasparenza sulla mia attività e sui miei redditi.
Sia chiaro subito che queste regole (o "solenni promesse"), come quelle dei grillini originali, non hanno poi nessun valore una volta eletti: come dispone la Costituzione, all'Articolo 67, "Ogni membro del Parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza vincolo di mandato".
Ma tecnicismi a parte... davvero vogliamo fidarci ancora di quest'uomo?!
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