Ecco, vedete? Sulla riforma del lavoro Fornero, si scontrano così due diverse concezioni del futuro e della modernità. Da una parte, quella più anarchica del Presidente di Confindustria Squinzi che la giudica "insufficiente", e chiede "più flessibilità", e dall'altra quella dell'Unione Europea, che a parole si è fondata sulla solidarietà, sulla collaborazione e sul progresso.
La quasi bocciatura della Commissione europea dipende dal fatto che il provvedimento non sarebbe in linea con le regole, contenute in una direttiva del 1999, in materia di protezione dei diritti sindacali dei lavoratori a termine.
Due europe, quindi, quella del pugno di ferro della Merkel, del rigore, della liberalizzazione del welfare come un mercato del pesce, dei diritti sradicati che deve competere con il lavoro asiatico, e quella delle belle parole caritatevoli ed illuminate delle carte comunitarie su cui fiorisce la UE.
Siamo a un bivio.
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