Il Presidente dell'Eurogruppo Jean Claude Juncker è intervenuto al Parlamento UE.
A sorpresa, cita Marx, incitando tutti i Paesi della zona euro ad adottare "misure come il salario minimo" per ritrovare la dimensione sociale dell'unione economica e monetaria, altrimenti, dice, "perderemmo credibilità e approvazione della classe operaia".
Il Reddito Minimo Garantito è un ammortizzatore sociale presente in molti paesi, nel mondo ed in Europa (mi pare solo Italia e Grecia non ce l'abbiamo, ndr), che prevede l'erogazione di una cifra simbolica per consentire la sopravvivenza ai cittadini. In alcuni stati, a questo si aggiunge anche il pagamento dell'affitto e delle altre spese per studenti e poveri.
Misura a cui sono favorevole, e che vorrei veder attuata anche in Italia, legata a variabili virtuose come la ricerca di un lavoro, il volontariato o lo studio con profitto, in sostituzione ai vari sussidi sociali.
Il Discorso di Juncker riguardava la situazione della disoccupazione: "è drammatica, avevamo detto che l'euro avrebbe riequilibrato la società e invece la disoccupazione aumenta".
A questo ha condotto la deregolamentazione, la desertificazione dei diritti civili, l'abbattimento delle tutele sociali verso le minoranze ed i più deboli (come negli USA, dove esse vengono sacrificate sull'altare della crisi, ne parlo qui, oppure è il caso dei vari tecnici in Europa, che per sistemare i bilanci nazionali in crisi adottano misure incivili ed antidemocratiche, ne parlo qui).
Per l'Europa è il momento di fare Mea Culpa, per le politiche anarchiche seguite in temi come la finanza ed il welfare, ed è il momento di ritrovare il ruolo sociale delle Istituzioni.
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