La questione incarna tutta la differenza tra tecnici e politici: il primo, semplice ragioniere che mette a posto dei saldi contabili, spostando e tagliando, il secondo, più analista, capace di valutare andamenti, ricadute, rischi, inserire le dovute elasticità per un'attuazione il più indolore possibile, che non stravolga progetti e vite.
Ecco, tutto qui.
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