giovedì 17 gennaio 2013

Cade la Prima Testa

Il Fatto Quotidiano ha scovato, nelle liste per la Camera di Fare per Fermare il Declino, il movimento politico di Oscar Giannino, un condannato per Mafia. Trattasi di Giosafat di Trapani, piccolo imprenditore che nel 1984 era stato indagato da Falcone e condannato per favoreggiamento di don Vito Ciancimino ad un anno e otto mesi.
Mentre un altro leader di partito avrebbe imboscato il nome di Di Trapani in qualche lista impresentabile (come Cosentino in Campania), è lo stesso Oscar a prendere provvedimenti, e scrive una lettera al quotidiano: "(...)desidero ringraziarvi per l’articolo scritto ieri Da Giuseppe Lo Bianco e Sandra Rizzo, in materia di candidature siciliane. (...) in materia di legalità e lotta alla mafia la vigilanza da esercitare verso politica, imprese e pubblica amministrazione non è mai abbastanza. A questo serve la stampa libera, oltre che la magistratura, e ve ne sono grato".
Nel movimento non sapevano del passato del presidente di piccola impresa Confindustria.
Fatti i dovuti accertamenti, Giannino lo scagiona: "Da allora, e son passati trent’anni, Giosafat nella sua vita di imprenditore è andato per la via dritta dell’impegno antimafia."

Però "Noi di quella condanna poi prescritta lo abbiamo appreso da voi, non da lui. E questo non può andarci bene. Perciò vi ringrazio di quanto avete scritto. Ho comunicato a Giosafat che per me l’impegno nella battaglia antimafia e antipizzo passa per una piena trasparenza della politica. Continueremo a combatterla anche con la sua compartecipazione, con il pieno coinvolgimento degli imprenditori sani. Ma Giosafat ora non può più essere nostro candidato, e non lo sarà".
Capito? Non è stato escluso per i problemi (risolti) con la giustizia, ma per non averlo detto. Complimenti per l'atteggiamento con cui Giannino affronta un tema così importante come quello della trasparenza.
Sì perchè, vedete, se un condannato sconta la sua pena (che nel caso di Giosafat è stata prescritta, ma non è questo il punto), dopo torna un cittadino libero, e se ha un contributo da portare - anche in politica - è giusto che lo faccia. Finora, solo i Radicali avevano preso sul serio la funzione correttiva della giustizia.
Quello che Giannino non tollera è che la cosa gli sia stata taciuta dal diretto interessato, e per tale motivo ha deciso di cacciarlo.

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1 commento:

  1. Con oscar giannino non si ferma il declino.

    Domanda chi finanzia il circo di giannino? Tradotto chi caccia i soldi?

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