Un mio conoscente sta per diventare papà. Auguri, felicitazioni e quant'altro.
Si sta informando per acquistare i pannolini all'ingrosso, ma un nostro amico comune gli ha proposto di utilizzare quelli lavabili. I pannolini usa e getta rappresentano, ogni anno, ben 960.000 tonnellate, il 3% del totale. Solo a fine anno dovrebbe essere partito il progetto di un'azienda trevigiana per il riciclo dei diversi componenti di un pannolini.
Lui, che di solito è uno di quei fanatici ecologisti che misura anche la saturazione dell'aria vicino alla fotocopiatrice in cerca di pulviscoli sospetti, stavolta fa la faccia scocciata: "ma dai, mettersi anche a lavare i pannolini...". Ah, è anche grillino.
"Facile fare l'ecologista solo contro le ciminiere" esordisco io.
E da qui ho fatto un altro pensiero: in tutti i comizi i politici inveiscono contro i grandi scarichi, i camini, i moli, le fogne, ma nessuno chiede mai un impegno diretto dei propri elettori (forse i Verdi, ma non sono sicuro).
Vorrei sentire Grillo urlare, oltre che contro la polvere di ferro dell'Ilva, anche per chiedere alla gente di usare carta riciclata o pannolini lavabili. E invece niente, meglio continuare a sbraitare contro le lobby, lo smog, ed invocare Kyoto, Rio o Bruxelles solo quando ci sono gli altri di mezzo.
Sia mai che si possa perdere qualche voto.
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