Approvato anche alla Camera (in prima lettura, manca ancora il secondo giro, ad ottobre e dicembre) il ddl sulle riforme costituzionali, quello che istituisce l'ennesima bicamerale per le riforme (ma stavolta dicono che ci siamo, come scrivevo qui).
Ma le cose più spinose e pericolose di questo progetto di legge, sono gli infiniti limiti posti e i diritti scavalcati del lavoro e dei regolamenti parlamentari, nonché le deroghe procedurali ai normali iter. Inoltre, al Comitato dei 40 vengono dati poteri e prerogative abnormi.
Personalmente, sono d'accordo con le annotazioni fatte dai relatori di minoranza, Fraccaro (M5S) e Pilozzi (SEL), nel difendere la rigidità della Carta e l'inderogabilità di tutti quei paletti che si vogliono asfaltare con questo progetto.
Almeno durerà poco, visto che è previsto (articolo 7) che il Comitato cessi le sue funzioni con lo scioglimento delle Camere.
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