Vi propongo due splendidi riassunti di politica berlusconiana.
Il primo arriva dal Belgio, dove una società diretta da un sindaco socialista ha di recente acquisito un quotidiano; ed il segretario del Mouvement Réformateur, partito liberale di centrodestra, Charles Michel, non ci sta a definire la cosa un semplice movimento di mercato:
"Una semplice coincidenza?! Cessi l'ipocrisia! Sì alla libertà di stampa! No alla berlusconizzazione della Vallonia!". Ha detto proprio così.
Questa parola è divenuta sinonimo universale di conflitto d'interessi, di quella pericolosa commistione tra politica e comunicazione che ha ammorbato l'Italia negli ultimi 30 anni (perché il berlusconismo è cominciato prima di Berlusconi).
Il secondo è invece contenuto nell'intestazione del ricorso presentato dal PdL alla Corte dei Diritti Umani di Strasburgo: "Silvio Berlusconi contro Italia". Altro che "Paese che Amo" e "Interesse Nazionale", una politica al servizio dei propri interessi personali, dedita solo alla cura del proprio orto, tanto da passare sopra urgenze, bisogni e necessità di un'Italia ansimante e stremata. Chissene.
(Grazie a NonLeggrlo per le segnalazioni)
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