A proposito di elezioni tedesche, vorrei far notare una cosa interessante: i seggi, in Germania, erano aperti dalle 8 alle 18, appena 10 ore. Da noi, che abbiamo addirittura cominciato a spalmare le elezioni, si vota dalle 8 alle 22 il primo giorno, e dalle 7 alle 15 il secondo: ben 22 ore.
Quanto ci costano queste 12 ore in più di seggi aperti? E soprattutto, perché noi abbiamo bisogno di mezza giornata di tempo più dei tedeschi?
Un amico, cui rivolgevo il medesimo dubbio, mi ha risposto che era per "chi lavora alla domenica"; immagino infatti che il 18 settembre la Germania si sia fermata, nessuno abbia lavorato.
La verità è che noi dobbiamo correre dietro agli elettori, che - poverini! - la domenica vogliono passarla in spiaggia. Votare, da noi, si fa "quando hai un buco", non è visto più come l'assolvimento di un diritto e dovere civico, una profonda responsabilità democratica (e prima che qualcuno accenni all'affluenza, faccio notare in Germania è stata quasi del 70%).
Ricordo mio nonno, il giorno delle elezioni, mettersi in giacca e cravatta, bagnato nell'acqua di colonia, per recarsi al seggio. Poi ha votato PD, ma nessuno è perfetto.
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