Eccolo, il testo del subemendamento a firma dell'Onorevole Gitti, Scelta Civica, che rischia di svuotare tutta la legge contro l'omofobia:
"Non costituiscono discriminazione aggravata dall’omofobia le opinioni assunte all’interno di organizzazioni che svolgono attività di natura politica, sindacale, culturale, sanitaria, di istruzione ovvero di religione o di culto, relative all’attuazione dei principi e dei valori di rilevanza costituzionale che connotano tali organizzazioni.".E' stato approvato, a scrutinio segreto, col parere favorevole del PD (ma i 256 voti favorevoli sono comunque inferiori al numero dei suoi deputati, ndr). Il relatore democratico, Ivan Scalfarotto, difende il testo: "E’ una norma di garanzia (...) Protegge omosessuali e transessuali e chiarisce che nessuno vuole punire la libertà di opinione".
Cerchiamo di non arrampicarci sugli specchi, Ivan, questo subemendamento smonta parte della legge.
Ora si chiedono addirittura le dimissioni di Scalfarotto. Ma per favore, se lui vuole (farci credere di) sostenere quest'idea, faccia pure. Siete voi che avete votato PD sperando che un omosessuale eletto potesse cambiare le cose e plasmare una legge coerente contro l'omofobia, a dovervi ricredere; non pensate che basti essere gay per difendere i diritti degli gay.
Movimento5Stelle e SEL si sono astenuti; i primi probabilmente perché abbagliati dallo spirito iperdemocratico del subemendamento. "Meglio una legge così che niente", si dirà. Certo, ma almeno quando è ora di farlo, opporsi.
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