Il docente di religione di un liceo classico di Perugia ha sottoposto un questionario ai propri studenti. Dovevano quantificare con un valore numerico, da 0 a 10, la gravità di una serie di colpe.
Nell'elenco c'è posto per il furto, la pedofilia, che prima che "colpe" sono proprio REATI, ma ci sono anche il divorzio, l'uso di metodi contraccettivi e perfino l'omosessualità.
Ora, voi potete classificare come colpe quello che volete nelle vostre anacronistiche cerimonie e nei sottoscala del catechismo, ma non all'interno di un luogo pubblico dove si svolge il sacro compito di istruire.
"In una scuola non si dovrebbe educare a discriminare, isolare e a considerare colpevole chi ha un differente orientamento sessuale" sono subito, giustamente, insorte l'Arcigay e l'Unione degli Studenti "Bisognerebbe invece promuovere una cultura di rispetto reciproco e valorizzazione delle differenze, di qualsiasi tipo esse siano: origine, religione, sesso, orientamenti sessuali".
"Io quando l’ho ricevuto ho protestato con il professore" racconta uno studente "mi aveva spiegato che si trattava di una scheda non scritta da lui, ma redatta anni prima da uno studioso". Quindi neanche lavora, sta gente, neanche si prende la briga di controllare il materiale.
Direi che l'episodio dimostra una volta in più come l'ora di religione sia qualcosa di antiquato, che propone una visione della società fuori dal tempo e da abolire dai programmi scolastici attuali (e non parlatemi di "storia delle religioni", che mi viene l'orticaria, come già dicevo qui).
Sei d'accordo con me o vuoi farmi sapere cosa ne pensi? Scrivimi, puoi seguirmi ed essere sempre aggiornato via Facebook, Twitter o aggiungendomi alle tue cerchie di Google+.
ABBASSO LA RELIGIONE
RispondiEliminautilizzate quell'ora per educare i giovani a cose utili.