Una proposta vecchia come il cucco, ma sempre attuale. La dissotterra Thomas Casadei, consigliere regionale dell'Emilia Romagna del Partito Democratico, l'idea di dar vita alla provincia unica della Romagna, per cominciare ad attuare un'ottimizzazione delle spese a livello locale.
Accorpare le attuali province di Ravenna, Forlì-Cesena e Rimini per contenere un po' i costi della politica decentrata e dare un segnale concreto.
Perchè il problema non è essere favorevoli o contrari alla spending review che il Governo nazionale sta mettendo a punto, è chiaro che stiamo spendendo troppo e male. Il problema non sono neanche le facce contrite del Parlamento che voteranno l'ennesimo consenso al Governo Monti, dopo l'aumento degli anni lavorativi, il dramma degli esodati e lo scempio della riforma Fornero.
Il punto è trovare il DOVE colpire. Sono le idee, che mancano, a questa classe politica pletorica ed autoreferenziale.
Se invece di tagliare la sanità, mettessimo un tetto alle pensioni? No, il Governo ha detto NO ad una norma che prevedesse un limite ai trattamenti previdenziali dei grandi commis di Stato.
Se sospendessimo o almeno razionalizzassimo il finanziamento pubblico ai partiti?
Per cui la vecchia idea di creare una provincia unica per l'area storica della romagna è più che mai attuale, e rappresenterebbe un significativo punto di rottura con le vecchie logiche partitocratiche che mirano solo a moltiplicare le poltrone dove sistemare uomini e lacchè.
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