La Sicilia celebra la strage di via D'Amelio a modo suo.
Ventiquattr'ore dopo il ventennale, l'Assemblea Regionale ha bocciato lo "sbarramento antimafia", proposto dal Presidente regionale dell'Antimafia Lilio Speziale. Lo sbarramento avrebbe impedito a Sindaci, Presidenti di Provincia e Regione di nominare persone rinviati a giudizio o condannati per corruzione, associazione a delinquere o mafia nella PA e nelle società partecipate.
Con la complicità del voto segreto (richiesto da Mpa, Pdl, Pid e Mpd), il Consiglio ha respinto il provvedimento, con la maggioranza di 32 su 39.
“Sarebbe stato un atto di stima al lavoro che quotidianamente fa la magistratura per smantellare le relazioni fra mafia e politica. Mi riferisco soprattutto a chi non ha manifestato il proprio pensiero nascondendosi dietro il voto segreto e questo, un giorno dopo l’anniversario del ventennale delle stragi non ci fa onore” commenta Pino Appendi, del PD.
La Regione Sicilia perde ancora credibilità dopo la questione dei bilanci interni, coi giochini fumosi del Presidente Lombardo. Una regione non commissariabile e difficilmente riformabile.
Il vice di Speziale ha detto che intende riproporre l'emendamento bocciato al Parlamento nazionale, sperando in maggior trasparenza e serietà.
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