Si parla tanto di risanamento economico, riforme strutturali, costituzionali e quant'altro, ma credo che, di pari passo, possa essere utile anche il rilancio del lato artistico e culturale del nostro paese, versante su cui, storicamente, nessun'altro può competere con l'Italia.
Potenziare e favorire libertà d'espressione ed emersione di talenti nuovi non è solo una questione di spettacolo, ma può essere un traghetto per la riaffermazione del nostro primato artistico e culturale.
Non fraintendetemi, non sto tentando una difesa agli show come Amici ed i vari Factor che tendono solo a riclonare all'infinito stili e modelli ormai stantii e logori, è proprio il Nuovo, che manca.
Per fare qualche proposta, se no sembra di parlare del vuoto spinto, i Comuni potrebbero facilmente mettere a disposizione le loro innumerevoli sale (che custodiscono gelosamente per convegni sulla Patata di Canicattì o per ripercorrere la Storia del Fringuello di Torrente) alle tante compagnie teatrali amatoriali che lavorano con passione e sono solo alla ricerca di occasioni in cui esibirsi, senza intenti lucrativi o smanie di arricchirsi (e lo dico per esperienza, ndr). Allo stesso modo, sono molti i pittori o scultori che cercano locali in cui allestire mostre o gallerie, perchè non si investe sui giovani artisti?
Anche la sperimentazione deve rientrare in questo solco: togliete la Rai alle sanguisughe mummificate come la Clerici, Morandi, Amadeus o la Carrà, fatela gestire a personaggi nuovi e meno avidi (come dicevo qui)! Si abbasseranno le spese e si apriranno gli spazi di manovra, per i giovani, i creativi frustrati che non hanno modo di emergere, il talento ed il merito.
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