lunedì 29 aprile 2013

Opportunisti, più che Altro

Che poi, gli applausi al Presidente del Consiglio Letta (30 in 50 minuti di discorso) non sono tanto diversi da quelli fatti al Presidente della Repubblica Napolitano quando ha strigliato i partiti per le inadempienze fatte nel suo mandato precedente.
Tutti ipocriti, tutti che applaudono alle belle parole dei due presidenti, "oooh che bei progetti", "sì ha ragione", rendendosi conto che sarebbero anche cose giuste, utili, stupende, ma in fondo in fondo pensando "tanto poi facciamo quel cazzo che ci pare".
E qui ha ragione Grillo, è proprio la classe politica che è marcia, che ha perso il senso della sua fondamentale missione democratica e amministrativa.

E nel discorso di Letta s'affaccia la lotta ai costi della politica, l'eterno ritorno dell'abolizione delle province, rispunta perfino, col nome aulico di 'Convezione', la bicamerale.
“È apprezzabile il ‘cosa’ vuole fare il governo. Il problema reale è ‘come’ lo farà. Il timore è che si tratti solamente di belle parole, ma aspettiamo di vedere cosa succederà” sintetizza Stefano Vignaroli, del M5S.“Siete una mano di vernice su un muro rovinato dalla muffa" tuona dai banchi grillini Andrea Colletti "un governo che odora di comitati d’affari, il governo della trattativa stato-mafia, del bavaglio alla magistratura, del salvacondotto a Silvio Berlusconi”.

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